Le pattuglie dei carabinieri procedono a velocità ridotta, occhi aperti e pronti ad intervenire soprattutto quando cala il buio. Proprio nelle ore notturne infatti Igor fa i suoi spostamenti. Massima attenzione sui corsi d'acqua, proprio quelli che utilizza per depistare il fiuto dei cani che ieri hanno seguito per ben due volte, una sua traccia recente interrotta da uno stagno in cui potrebbe essersi immerso.
Pericolo pubblico n.1
Ma i carabinieri non si limitano a cercare quello che attualmente è considerato il pericolo pubblico n.1, ma cercano di fargli terra bruciata attorno, impedendo ad eventuali complici di fornire un aiuto logistico, facendo sentire così Igor Vaclavik braccato e costringendolo ad uscire allo scoperto.
A bordo del furgone abbandonato dopo il secondo omicidio, è stato trovato un kit di sopravvivenza: cerotti garze, disinfettante oltre a una maglia sporca di sangue e cibo che ha dovuto abbandonare per la fuga. E' armato di due pistole e una doppietta da cacciatore, la stessa utilizzata sera dell'omicidio di Davide Fabbri a Budrio. E' proprio in queste ore si è scoperto che è sparita una piccola imbarcazione, una zattera che potrebbe essere stata rubata da Igor per spostarsi. E sempre in mattinata i carabinieri sono intervenuti, chiamati da un anziano, in un casolare dove c'era una porta forzata. Il casolare è stato accerchiato dalle forze speciali, ma del serbo in fuga nessuna traccia. Gli inquirenti sono convinti che sia in zona e che nelle prossime ore si potranno avere ulteriori sviluppi, in quanto l'uomo è da quattro giorni, quindi da sabato, dal secondo omicidio, che è alla "Macchia" ed è braccato in maniera pesante e sarà affamato e sfibrato da tutti questi controlli.
Senza scrupoli e pronto a tutto
L'uomo "senza scrupoli e pronto a tutto", così lo hanno definito le persone che hanno avuto a che fare con lui e così lo definisce anche un suo compagno di cella che ha vissuto con lui 4 anni. Gli raccontava che "era siberiano e faceva parte delle forze segrete siberiane, poi ha disertato, ha lavorato nel ferrarese e nel tempo libero per divertimento faceva piccoli colpi da 100 - 200 euro.
Alla mattina appena sveglio e dopo il caffè, faceva dalle 10 mila alle 11 mila addominali finché non si stancava. Leggeva tanti libri di informatica, gli piacevano i cartoni animati e amava vivere da eremita in mezzo al nulla, in quei casolari abbandonati nel bosco" e proprio in questi luoghi, l'amico di cella è convinto che se vogliono trovarlo devono cercare in quei posti.