Aveva provato ad uccidersi tagliandosi le vene, la 15enne egiziana di Torino che oggi è stata tolta alla sua famiglia. Il motivo del tentato suicidio è la promessa di matrimonio secondo cui la ragazza era destinata ad un uomo più grande di lei e che non conosceva. La ragazza studia in una scuola superiore di Torino e oggi è stata allontanata dalla sua famiglia per un'ordinanza del Tribunale dei Minori ed è stata affidata ad una comunità protetta. La 15enne si è lamentata del fidanzamento e del suo destino con una sua compagna di scuola che l'ha spronata a denunciare il sopruso.

La ragazza chiede aiuto al 114

La ragazza ha quindi chiamato il 114, il Servizio Emergenza Infanzia che ha inoltrato il caso al commissariato. Da lì l'intervento del Tribunale e la segnalazione della madre alla Procura. Il fidanzamento era ormai in fase avanzata: la cerimonia nuziale era prevista dopo 3 giorni, ed erano già pronti abito, banchetto e viaggio in Egitto. La ragazza avrebbe cessato di andare a scuola ed ogni sua ribellione sarebbe stata punita con il suo trasferimento in Egitto, dalla suocera. Ad una moglie egiziana non serve l'istruzione ma solo l'obbedienza, e la prospettiva di una vita del genere aveva spinto la giovane a cercare la morte. Ora la ragazzina è in una comunità per minori che si prende cura di lei ed è tornata a scuola, dove ha trascorso un giornata serena.

I casi delle ragazze maltrattate

Questo caso è il terzo in poco più di una settimana in cui una ragazza trova il coraggio di denunciare la propria famiglia o si confida con amici ed insegnanti per essere aiutata. Le ragazze provengono da famiglie extra-comunitarie in cui i genitori esercitano la potestà con maltrattamenti ed imposizioni al limite della legalità.

Una 14enne marocchina residente a Pavia è stata allontanata dai famigliari accusati di maltrattamento: la ragazza era stata addirittura frustata con la cinghia da padre e fratello perchè si ostinava a vestirsi alla meniera occidentale. Bologna è stata teatro di un'altra denuncia di una ragazza originaria del Bangladesh che si è confidata con gli insegnanti dopo che la madre le aveva rasato a zero la testa.

La punizione esemplare era dovuta al fatto che la ragazzina 14enne si ostinava a non portare il velo islamico e se lo toglieva una volta uscita da casa. La preside, dopo aversentito la ragazza, ha immediatamente avvisato le autorità, denunciando i genitori. Ora la ragazza, allontanata da casa e sistemata presso un centro protetto, può vedere i genitori e la sorella solo con la presenza di un'assistente sociale che la tuteli.