Ieri sera a Manchester, alle 22.40 (erano le 23.40 in Italia) c'è stata un'esplosione nella Manchester Arena, durante il concerto della cantante americana Ariana Grande. La polizia, afferma che si sarebbe trattato di un attentato suicida commesso da una sola persona, che si sarebbe fatta esplodere utilizzando una bomba artigianale, morendo a sua volta nella detonazione. Secondo le notizie diffuse questa mattina, ci sarebbero stati, a causa dell'esplosione, 22 morti e 59 feriti fra i quali pare ci siano anche alcuni bambini; non è ancora chiaro se si sia trattato di un atto terroristico ma, se lo fosse, si tratterebbe del peggiore avvenuto in Regno Unito sin dai tempi di quello avvenuto in metropolitana nel 2005.
Le ricostruzioni sinora
Secondo quanto risulta al momento dalle fonti ufficiali, la bomba sarebbe esplosa vicino alle biglietterie, una decina di minuti dopo la fine del concerto mentre, cioè, le persone stavano lasciando il palazzetto; durante le prime ore, si era parlato anche di una seconda bomba, ma queste voci sono state smentite dalle forze dell'ordine; l'allarme era dovuto ad un oggetto sospetto, rinvenuto dalla polizia in un parco adiacente il palazzetto, ma che si è invece rivelato innocuo. Negli ospedali, questa notte, è stato chiesto ai pazienti meno gravi di tornare a casa, in modo da poter ricevere senza problemi i feriti.
Il segretario di stato britannico Amber Rudd è stata la prima politica di spicco del Regno Unito a rilasciare una dichiarazione riguardante quanto accaduto, definendolo "un attacco barbarico, che ha deliberatamente colpito alcuni fra i più vulnerabili", riferendosi probabilmente al fatto che, a quanto risulta, alcuni bambini sarebbero fra le vittime dell'esplosione.
Sembra, inoltre, che la campagna elettorale, in corso per le elezioni anticipate che si terranno il 9 giugno, sarà sospesa a seguito dell'accaduto.
La polizia e le richieste
La polizia metropolitana di Manchester, ha inoltre rilasciato un documento ufficiale che riporta le più recenti dichiarazioni sull'accaduto del capo della polizia Ian Hopkins.
Hopkins ha ricordato che la città dispone di "risorse significative destinate sia alle indagini che alle pattuglie che i cittadini vedranno in giro per la città". Inoltre, ha fatto sapere che la polizia sta "trattando l'accaduto come un attentato terroristico" e che "crediamo, allo stato attuale, che sia stato compiuto da un solo uomo e la priorità è stabilire se abbia agito da solo o come parte di una rete più estesa".