Un grave avvenimento è stato registrato nella regione Calabria ed esattamente nella provincia di Catanzaro. Qui un uomo, di cinquant'anni, ha aggredito la madre e anche le forze dell'ordine. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine. Le armi da lui utilizzate nell'aggressione sono state un'ascia e un coltello. Un uomo invece per pagare gli studi di suo figlio è finito nelle grinfie degli usurai. Due persone sono state arrestate per usura aggravata ed estorsione. Vediamo tutti i dettagli che sono emersi.
Picchia sua madre e aggredisce i carabinieri con un'ascia
Il tutto è stato registrato il 10 maggio 2017, a Taverna, centro della provincia di Catanzaro. Un uomo di cinquant'anni ha aggredito violentemente sua madre. La tragedia è stata sfiorata ma per fortuna sono intervenute le forze dell'ordine a bloccarlo. Anche loro però hanno rischiato la vita. I militari sarebbero stati avvertiti da una telefonata anonima. L'uomo avrebbe aggredito la madre utilizzando un coltello da cucina e si sarebbe procurato anche una ferita alla mano. Quando sono sopraggiunti i carabinieri, l'uomo sarebbe andato nel panico. Così avrebbe preso un'ascia e avrebbe cominciato ad inveire contro i militari. Per fortuna non è riuscito a colpire i carabinieri che prontamente lo hanno bloccato e immobilizzato.
L'uomo è stato arrestato e le armi utilizzate nell'aggressione sono state sequestrate.
L'uomo era già noto alle forze dell'ordine per i suoi problemi di tossicodipendenza. Dalle prime informazioni trapela infatti che anche in quel momento si trovasse in evidente stato di alterazione psicofisica. Ora l'uomo è comparso davanti al giudice per l'udienza di convalida e successivamente dovrà presentarsi dinnanzi ai carabinieri.
Ulteriori dettagli emergeranno senza dubbio nelle prossime ore.
Finisce nel giro dell'usura per pagare gli studi del figlio
La vittima dei fatti è un quarantanovenne cosentino che si era indebitato per poter affrontare le spese del figlio che si trovava al nord per un corso di formazione professionale. Dei conoscenti si sono offerti di prestargli 3.500 euro pattuendo un tasso usurario di 500 euro al mese.
All'uomo è stata tolta anche l'autovettura, come garanzia. Lo scorso febbraio sono partite le indagini, in seguito alla denuncia fatta dalla vittima. Nella mattina del 10 maggio due cugini cosentini di 50 e 48 anni sono stati arrestati con l'accusa di usura aggravata dallo stato di bisogno e di estorsione. Ora si trovano presso la casa circondariale di Cosenza.