Una tragica notizia è stata registrata nella regione Calabria ed esattamente nella provincia di Vibo Valentia. Una donna, al terzo mese di gravidanza, è morta. Le cause del decesso sono ancora in corso di accertamento ma si ipotizza una crisi polmonare. La famiglia è distrutta. Ciò che doveva essere una gioia si è trasformato in una tragedia. Ora dovranno affrontare un doppio lutto. La morte della donna e del feto che stava crescendo dentro di sé. Un uomo invece è stato arrestato a Cosenza per aver maltrattato e minacciato di morte la compagna. Vediamo i primi dettagli che sono emersi sulla triste vicenda.
Vibo Valentia: donna incinta perde la vita, disposta autopsia
Il terribile avvenimento è stato registrato a Ricadi, il 14 maggio, giorno della Festa della mamma. Una donna, al terzo mese di gravidanza si è sentita male. Si trovava nella sua abitazione al momento del malore. Subito è stato avvertito il personale del 118 che è arrivato prontamente con un mezzo dell'ospedale di Vibo Valentia. L'ambulanza di Tropea infatti era fuori per un'altra emergenza. È stato necessario rianimare la donna due volte. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvarla ma purtroppo la donna non è riuscita a scampare alla morte. Aveva soltanto ventinove anni. La prima ipotesi che è stata formulata è quella di una crisi polmonare che avrebbe così stroncato la giovane donna.
Il procuratore della Repubblica ha però disposto l'esame autoptico sul corpo della giovane per accertare le cause del decesso e per risalire dunque alla verità.
Picchiava e minacciava la convivente, arrestato trentaseienne
Nella provincia di Cosenza è stato arrestato Giuseppe Pignataro, un uomo di trentasei anni che maltrattava la sua compagna.
La donna ha riportato infatti numerose contusioni al viso e sul corpo nonché un trauma cranico con prognosi di venticinque giorni. L'uomo ha iniziato a maltrattarla venerdì e l'ha obbligata a restare con lui. Le aveva perfino sequestrato il cellulare e le ha impedito con ogni mezzo di andarsene. Nella tarda mattinata di sabato 13 aprile, la donna è riuscita a scappare e ad arrivare a casa della madre.
L'aggressore però si è reso conto della fuga e così ha minacciato la compagna di morte e ha lanciato pietre e sassi al balcone e al portone. La vittima ha allertato subito il 113. Il trentaseienne così si è dato alla fuga ma i poliziotti sono riusciti a rintracciarlo a Vaglio Lise, mentre stava per prendere un treno diretto a Paola. Con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e violenza privata è stato condotto in carcere.