L'intervento di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera ed esponente del movimento 5 stelle, in Massachusetts, presso la prestigiosa harvard University di Boston, ha suscitato non poco clamore mediatico. Un polverone, quello che si è alzato, che continua a esser abilmente sfruttato da chi storicamente si oppone all'ipotesi di creazione di un governo grillino. Un esame, quello sostenuto dal candidato premier del movimento di Grillo davanti agli studenti di "Yes Europe Lab", che sembra non esser stato superato a pieni voti davanti a una platea eufemisticamente esigente.

L'obiettivo dell'incontro è stato quello di spiegare agli studenti presenti il ruolo in Italia del Movimento 5 Stelle e l'attuale stato della democrazia nel Bel Paese. Lo "Yes Europe Lab" altro non è che un laboratorio di azione civica creato dai ragazzi europei che frequentano l'ateneo e che hanno interesse nel mantenere accesi i riflettori su quanto accade a livello politico ed economico nel Vecchio Continente. Duro l'intervento di Mario Fittipaldi, cardiochirurgo pediatrico, che ha accusato il Movimento di esser composto da persone ignoranti e incompetenti.

I temi toccati durante l'incontro

Il moderatore dell'incontro, il professor Archon Fung, che si occupa specificatamente di democrazia e cittadinanza alla Harvard Kennedy School of Government, ha introdotto l'ospite dicendo di non aver mai avuto nell'aula un rappresentante del populismo di destra.

Fung ha aggiunto di aver ricevuto diverse proteste per la presenza di un personaggio anti-establishment, visto come una minaccia per l'unità dell'Europa, ma che si rivela necessario accogliere tutti i punti di vista. Di Maio ha letto per circa venti minuti un testo in inglese redatto in precedenza, per poi rispondere alle domande con l'aiuto di un interprete.

A un ragazzo che lo ha accusato di minacciare l'unità del Vecchio Continente, Di Maio ha replicato che il M5S non vuole in alcun modo distruggere l'Europa, bensì riportarla progressivamente ai suoi valori fondativi e modellarla verso nuovi valori economici più sostenibili. Una domanda è stata fatta anche sui vaccini: "è vero che il Movimento 5 Stelle è contrario?".

Il grillino ha espresso la necessità di una maggiore informazione sull'argomento specifico, e ha affermato che bisogna in ogni caso seguire le raccomandazioni del medico. Di Maio ha poi rassicurato la platea sull'impegno del Movimento nel voler cambiare l'Europa, non distruggerla, e di non voler rispondere al richiamo di Trump per l'aumento delle spese militari entro la Nato. L'esponente del Movimento ha poi parlato di immigrazione, ribadendo la necessità di una distribuzione equa dei migranti.

Il Movimento e la Nato

Il vicepresidente della Camera, che vorrebbe l'indizione di un referendum sull'Euro per salvare il Vecchio Continente da una condizione di regressione economica dovuta al doping indotto volontariamente dalla BCE, parla anche della Nato.

Spiega di come il M5S sia contrario a un aumento delle spese militari pari a 14 miliardi di euro, in un Paese che non riesce a trovarne 17 per l'introduzione del reddito di cittadinanza. Di Maio non vuole assolutamente asservirsi alla volontà di Trump, bensì ragionare per priorità. Ribadisce inoltre la volontà del Movimento di voler levare le sanzioni alla Russia di Putin, dannose per il commercio italiano con le imprese russe.