È di almeno 35 vittime e 23 persone ferite il tragico bilancio di un attentato che è stato messo a segno nei confronti di un autobus che trasportava cristiani copti a Minya, località dell'egitto meridionale. A riferire la notizia è stato il portavoce del ministero egiziano alla Sanità, Khaled Mugahid, al sito d'informazione locale 'al-Masrawi'. Alcuni uomini armati hanno iniziato a sparare contro l'autobus, che stava andando verso un monastero che si trova nella città di Anba Samuel, situato nei pressi di Minya. L'attacco è avvenuto nel sud del paese, in una regione dove è presente una grossa comunità di cristiani copti.

Ad effettuare l'attacco sono stati almeno dieci uomini armati. Secondo le prime testimonianze, indossavano divise militari.

Uno degli assalitori ha filmato il massacro

Gli assalitori hanno bloccato il bus, sono saliti a bordo e hanno iniziato a sparare mentre uno di loro filmava il massacro, secondo quanto ha raccontato un testimone su Twitter. Il bus con a bordo i cristiani copti era diretto al monastero di Anba Samuel, sulla rotta desertica a ovest dell'Alto Egitto. I feriti sono stati trasportati presso l'ospedale di Maghagha. Alcuni di essi sarebbero gravi.

Ancora un attacco alla comunità copta

Non è il primo attacco subito dalla comunità copta in Egitto quest'anno. Il 9 aprile scorso, nella Domenica delle Palme, due chiese sono state colpite da un doppio attentato: il primo, avvenuto di primo mattino dentro una chiesa a Tanta, città sul delta del Nilo, ha provocato 27 morti e 78 feriti.

Il secondo attacco, ad opera di un kamikaze, si è verificato qualche ora dopo ad Alessandria, la "capitale" copta egiziana, fuori dalla chiesa di San Marco, dove si trovava in quel momento il patriarca della Chiesa Copta egizana Tawadros II. In quel caso il bilancio è stato di 17 morti e 48 feriti. A dicembre erano stati uccisi barbaramente 28 cristiani all'interno di una chiesa del Cairo, da parte di un attentatore suicida. Nel febbraio 2017 lo stesso gruppo terroristico, tramite un video, aveva minacciato il popolo egiziano, affermando che il peggio doveva ancora venire. Le stragi dei cristiani continuano.