Poche ore fa una comunicazione dell'ospedale Bufalini di Cesena ha annunciato al mondo la morte del pilota motociclistico Nicky Hayden. Il pilota americano è morto a soli 36 anni in seguito ad un grave incidente stradale avvenuto qualche giorno fa nel riminese. Il campione della Superbike era ricoverato in rianimazione dallo scorso mercoledì dopo essersi scontrato frontalmente con un'auto, mentre si allenava in sella alla sua bicicletta. Hayden aveva conquistato il Mondiale di Moto GP 11 anni fa precedendo il suo rivale di sempre e grande amico Valentino Rossi, poi l'anno scorso era passato alla Superbike.

Era abituato a velocità folli in condizioni estreme ed era caduto diverse volte mentre correva in moto; nessuno poteva immaginare che la sua vita sarebbe finita per una banale corsa in bicicletta. La bici era la seconda sua passione ed infatti era solito allenarsi in sella insieme ai suoi amici romagnoli. Veniva spesso in Romagna infatti perchè era ospite del suo caro amico ed ex meccanico Denis Pazzaglini, che lavora ancora oggi come meccanico in MotoGp nel team dello spagnolo Pedrosa. Anche questa volta si era fermato Da Pazzaglini dopo aver partecipato al Gran Premio di Imola, il 14 maggio. Poco prima dell'incidente era stata postata su Instagram una foto dei due in sella alla loro bici in tenuta da corsa, mentre sorridevano felici.

Poi in pochi minuti è avvenuta la tragedia. Il guidatore dell'auto coinvolta è stato fermato per lesioni ma pare che il motociclista non si fosse fermato allo stop mentre si immetteva in una via ad alta percorrenza. il pilota del Kentucky è stato travolto dall'auto che sopraggiungeva verso l'incrocio e la sua bicicletta è stata ritrovata tagliata in due, a diversi metri di distanza.

L'annuncio del Bufalini

E' stato l'ultimo bollettino medico ad annunciare la morte di Hayden. Le sue condizioni erano gravissime fin dal ricovero, a causa di traumi cerebrali multipli causati dallo sfondamento del parabrezza dell'auto e dalla successiva caduta sull'asfalto. l'incidente era avvenuto lo scorso 17 maggio e da allora le sue condizioni non sono mai migliorate per cui si temeva il peggio, ma si sperava in un "miracolo".

I suoi parenti erano da giorni al suo capezzale: la mamma Rose ed il fratello Tommy erano arrivati in volo dagli Stati Uniti mentre la fidanzata Jackie si trovava già in Italia insieme a lui. Mancava solo suo padre che non ha potuto affrontare il lungo viaggio per problemi cardiaci ed è rimasto nel Kentucky. Anche il suo team gli è stato vicino in questi ultimi giorni di vita: nell'ospedale è passato tutto lo staff della Red Bull Honda World Superbike.