Mentre nella zona rossa a cavallo tra il ferrarese ed il bolognese proseguono senza sosta le ricerche di Norbert Feher, per le quali gli inquirenti stanno utilizzando anche un velivolo a pilotaggio remoto Predator, a distanza di oltre un mese dall'omicidio di Davide Fabbri, il Tg1 divulga in esclusiva il video dell'omicidio, avvenuto all'interno del bar alle nove di sera del 1° aprile e ripreso dalle telecamere a circuito chiuso installate nel locale. Le telecamere hanno ripreso l'entrata in scena del killer e la colluttazione con il titolare del bar, mentre le scene cruente sono avvenute nella stanza a fianco, e non sono state registrate.

Fabbri era riuscito a disarmarlo

Il serbo è entrato nel bar della famiglia Fabbri indossando una tuta mimetica e imbracciando un fucile, e ha intimato ai presenti di consegnargli il denaro. Davide Fabbri cammina fingendo di recarsi verso il registratore di cassa, ma una volta che si avvicina al rapinatore con un rapido scatto afferra il fucile, e dopo una colluttazione riesce a strapparglielo di mano. Vistosi disarmato il rapinatore scappa verso un'altra stanza del bar, seguito dal titolare che brandisce il fucile come se fosse un bastone, cercando di colpirlo. La telecamera non ha ripreso le fasi successive poiché la scena si è spostata nella stanza a fianco, dove igor estrae una pistola e spara contro Fabbri colpendolo mortalmente.

Il killer aveva una seconda arma

Oltre al fucile il killer aveva in tasca una pistola rubata alcuni giorni prima, ed è con questa che ha ucciso il titolare del bar, che ignaro del fatto che il rapinatore possedeva un'altra arma da fuoco aveva provato a fermarlo. Dopo aver freddato Davide Fabbri il killer torna nella stanza dove è presente la telecamera.

Qui è presente la moglie di Fabbri, che con una mano brandisce una scopa e con l'altra parla al telefono. Igor le punta l'arma e le toglie il manico di scopa dalle mani, dopodiché torna nell'altra stanza per riappropriarsi del fucile ed esce dal locale. Da quel giorno sono scattate le ricerche, che proseguono ancora oggi.

Proseguono le ricerche

A un mese e mezzo dal delitto continuano le ricerche per assicurare alla giustizia il killer, che, secondo gli elementi raccolti dagli inquirenti, si troverebbe ancora nella boscaglia a cavallo tra le province di Ferrara e Bologna. Come sia riuscito a sfuggire alla cattura per tutto questo tempo è quasi un mistero, nel frattempo c'è chi propone addirittura di mettere una taglia sulla sua testa come nel far west.