Secondo un recente rapporto della NATO ci sarebbe un forte rischio di infiltrazione terroristica tra i migranti che arrivano in Europa.

Il rapporto dell'Alleanza Atlantica sostiene che i militanti dello Stato Islamico e/o "Daesh" potrebbero sfruttare il traffico migratorio per colpire l'Europa e, d'altronde in passato, vi sono stati già episodi legati all'arrivo di jihadisti in Europa proprio attraverso l'attuale immigrazione di massa.

Inoltre, c'è da segnalare che l'ISIS e altre organizzazioni terroristiche e criminali sono alquanto attive nello sfruttamento criminale della stessa immigrazione di massa e nell'organizzazione degli sbarchi migratori.

Il pericolo rappresentato dai foreign fighters

Come riportato da un articolo pubblicato su Tiscali, sempre secondo il rapporto della NATO, uno dei pericoli più importanti per la sicurezza dei paesi europei è costituito dal ritorno dei tanti foreign fighters.

Infatti, diversi miliziani dell'ISIS erano partiti dall'Europa verso la Siria e l'Iraq per combattere in nome della jihad e ora sono sempre di più quelli che tornano o cercano di tornare, anche e sopratutto per il fatto che lo Stato Islamico continua a perdere colpi sia in Siria che in Iraq.

L'attuale immigrazione di massa e il suo sfruttamento criminale

L'emergenza immigrazione costituisce una fonte di preoccupazione sempre più pesante per l'Europa, un'Europa che da anni è costretta ad affrontare una crisi economica e finanziaria senza precedenti.

C'è da dire che l'attuale immigrazione di massa sta risultando poco favorevole per gli stessi migranti e per i cittadini europei nativi e/o autoctoni. Occorre oltre modo sottolineare che l'immigrazione non è costituita solamente da normali flussi migratori ma risulta essere sempre più spesso pilotata e strumentalizzata da determinati interessi economici, interessi economici non raramente di natura illecita e criminale.

Infatti, è stato provato che l'attuale emergenza dell'immigrazione di massa costituisca un gigantesco business per le mafie: una gigantesca opportunità per gli stessi gruppi terroristici e estremistici, come quello dell'autoproclamato Stato Islamico e di altre formazioni simili.

Infatti, sia lo Stato Islamico che le altre formazioni estremiste o criminali cercano di infiltrare propri militanti al fine di colpire internamente l'Europa: lo scopo è chiaramente quello di destabilizzare e portare a compimento i progetti dell'agenda islamista radicale.