Non accennano a placarsi le polemiche sulla legge licenziata dalla Camera dei deputati in materia di difesa personale, che sul web ha suscitato reazioni miste tra ilarità e indignazione, ed il centrodestra che è passato all'attacco. La legge deve ancora passare al vaglio del Senato, ma il leader leghista Salvini già caldeggia un referendum per cancellarla, e persino parte del centrosinistra si dice pronta a fare marcia indietro. Lo stesso Renzi ha definito "un pasticcio" la normativa e non è da escludere - anzi, appare sempre più probabile - che sarà modificata al Senato e rimandata alla Camera.
Ma secondo l'ex procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio intervistato da Radio 24, la legge sarebbe chiara e sopratutto consentirebbe la difesa anche di giorno e non solo di notte come sostengono più parti.
I chiarimenti dell'ex procuratore
"Per noi tecnici la legge appare molto chiara" esordisce Nordio, che interpreta la normativa sostenendo che l'attuale testo non contempla la possibilità di difendersi solo durante la notte, ma anche di giorno nei casi in cui i ladri si introducano in casa della vittima mediante inganni oppure nel caso che abbiano il volto coperto. "Dire che la legge consente di difendersi solo durante le ore notturne è un errore" afferma l'ex procuratore, che si domanda se questo fraintendimento sia dovuto alla volontà di coltivare polemiche per esigenze di propaganda.
"La legge è ragionevole, la maggiore elasticità nelle ore notturne è dovuta al fatto che in quel frangente le persone sono più vulnerabili, e questo giustifica un'eventuale reazione sproporzionata della vittima" afferma Nordio, che ribadisce che qualora i malintenzionati siano armati, abbiano il volto coperto o si introducano in casa con l'inganno, per la nuova normativa è lecito reagire nelle ore diurne nello stesso modo che nelle ore notturne.
La legge sarà cambiata in Senato?
Anche il relatore della legge, David Ermini, ritiene che la normativa sia stata recepita in modo errato dall'opinione pubblica, e per questo motivo si dice pronto a modificarla, anche per andare incontro alle richieste in questa direzione di Matteo Renzi.
Al testo potrebbe essere eliminato ogni riferimento alla notte, ma a suscitare polemiche e interpretazioni di vario genere è stata la parola "ovvero" presente nel testo della normativa, che recita che i cittadini hanno la facoltà di difendersi facendo ricorso alle armi "in tempo di notte ovvero di giorno quando i malviventi violano il domicilio con l'inganno, la minaccia o il volto coperto".