Sarà ricordata come la strage degli innocenti. Sono prevalentemente adolescenti e bambini le vittime dell'attentatato kamikaze da poco rivendicato dall'Isis, accaduto ieri verso le 22.30 alla Manchester Arena alla fine del concerto della pop star Ariana Grande. Viso pulito, occhialoni e sorriso aperto, è Georgina Callander, 18 anni, la prima vittima identificata. La seconda è una bambina di soli 8 anni. Oltre a 22 morti tra cui il terrorista, ci sono 56 feriti, alcuni in condizioni disperate, e ancora almeno una decina di dispersi.

La gioia trasformata in incubo

Era una fan sfegatata di Ariana Grande, Georgina, come tutti i giovanissimi giunti da ogni parte della Gran Bretagna che ieri sera, in gruppi o accompagnati dai genitori, affollavano la più grande arena d'Europa, una capienza di 21 mila posti, per assistere al concerto della loro beniamina. Ma la festa si è tramutata in un incubo. Proprio quando il concerto finiva e dal soffitto scendevano centinaia di palloncini rosa, c'è stata l'esplosione. In molti credevano che il boato fosse stato provocato dallo scoppio di palloncini: impossibile realizzare che fosse un attacco terroristico su una folla inerme di bambini e adolescenti, come invece poi si è rivelato. Un sogno finito in un incubo.

Le grida di gioia di migliaia di teenagers si sono tramutate in urla di angoscia, dolore e morte. Costernazione è stata espressa dalla regina Elisabetta che ha parlato di atto barbarico. Ora la città è scioccata come tutta la nazione.

Georgina, prima vittima identificata e simbolo della strage

Georgina Bethany Callander, 18 anni, capelli lunghi e lisci, occhioni grandi e sognanti protetti da grandi occhiali e il sorriso schermato da un apparecchio per i denti in una foto di due anni fa, diventerà il simbolo di questa vile strage terroristica che ha colpito giovani e giovanissimi.

Georgina era una fan accanita di Ariana Grande e sul suo profilo Instagram compare proprio con la sua beniamina che l'abbraccia nel backstage di un concerto che la cantante aveva tenuto due anni fa, il 4 giugno 2015. Georgina, da tutti chiamata "Gina" aveva comunicato con un tweet il suo incontenibile entusisamo in vista del concerto di ieri: "Sono così eccitata di vederla domani".

Secondo quanto riferito dai quotidiani inglesi, la ragazza è rimasta gravemente ferita dallo scoppio dell'ordigno rudimentale, imbottito di chiodi e bulloni, che l'attentatore aveva fabbricato per provocare dolore e morte ai massimi livelli. "Gina" è morta in ospedale con la mamma al suo capezzale. Subito sui social si sono susseguiti omaggi da parte degli amici che la ricordano come una ragazza dolce e sensibile.

Arianna Grande distrutta interrompe il tour

"Distrutta. Dal profondo del mio cuore, sono così tanto dispiaciuta.

Non ho parole". La pop star italoamericana è sconvolta come e quanto i suoi fan, prevalentemente adolescenti e bambini, che ieri erano al concerto. Ha espresso il suo cordoglio in un tweet pubblicato stanotte alle tre, quando era ormai chiara la matrice terroristica dell'attentato accaduto al termine del suo spettacolo nella più grande arena d'Europa gremita di ragazzini e famiglie. La show girl, una delle più amate dai giovanissimi, divenuta popolare grazie a una sit-com, ha deciso di interrompere il tour mondiale "The Dangerous Woman Tour" che prevedeva due tappe in Italia, ora annullate. Nelle ultime ore, il cerchietto preferito della cantante con le orecchie da coniglio è diventato sui social simbolo della vile strage e del lutto condiviso su scala planetaria.