George Soros vorrebbe creare un nuovo social network, alternativo a Facebook. Il Motivo? Contrastare le notizie create dagli organi di informazione di destra. E dovrebbe essere pagato dai contribuenti.

La proposta viene dalla Open Society Foundations, l’organizzazione filantropica voluta proprio da Soros. In particolare da un membro del consiglio: Ethan Zuckerman, direttore del Center for Civic Media del famigerato Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, nell’area metropolitana di Boston. Lo scopo sarebbe una sorta di missione civica, ossia fornire una versione diversificata del mondo.

Le convinzioni e l’idea di Zuckerman

Secondo il ricercatore, gli elettori di destra sarebbero sostanzialmente disinformati. Per cementare le proprie tesi, Zuckerman cita uno studio che ha condotto insieme al collega Yochai Benkler con i rispettivi team del M.I.T. e di Harvard.

La ricerca aveva come obiettivo il fornire una spiegazione diversa dell’elezione di Donald Trump. Una spiegazione teorizzata attraverso lo studio di 1,25 milioni di notizie, dei loro collegamenti ipertestuali e delle loro interazioni e menzioni nei più noti social media. Il risultato è stato quello di notare che mentre gli elettori di sinistra si rivolgevano a media definiti “tradizionali”, gli elettori tendenzialmente di destra si rivolgevano alla cosiddetta controinformazione, in particolare un sito denominato Breitbart.

Zuckerman conclude che gli elettori che si rivolgono a testate quali New York Times o Whashington Post hanno capacità di comprensione delle notizie autorevoli maggiore rispetto agli elettori di Trump, che invece attingono a piene mani da testate che fanno della faziosità e della verità parziale un loro punto di forza; pur non pubblicando, precisa Zuckerman, Fake News all’esclusivo scopo di guadagnare.

L’idea del consigliere dell’Open Society, è dunque quella di creare un network che argini questa presunta rete social di destra, in cui Facebook essendo una società privata non ha alcun interesse ad intervenite.

Per farlo, Zuckerman vorrebbe creare una piattaforma che sia giusta e imparziale, e in cui destra e sinistra possano trovare spazio, arrivando infine a stabilire se si crei un sistema e una diffusione tale per cui siano giustificati i soldi pubblici per sovvenzionarla.

Sistema antibufale di Facebook

La Open Society di cui fa parte lo stesso Zuckerman tuttavia, è legata a facebook dal nuovo sistema anti Fake News di cui la società filantropica è finanziatrice. A vigilare sull’operazione sarà una società esterna, il Pointer Instiute della Florida, che dovrebbe garantire naturalmente imparzialità all’operazione. Ma tra i maggiori finanziatori dell’Istituto, stranamente, c’è proprio la Open Society.