Durante il corso dell'ultimo anno sono stati trovati molti pianeti simili alla nostra Terra, che potenzialmente possono supportare acqua allo stato liquido e quindi vita aliena. Dal famosissimo Trappist-1 a Hat-P-26b, sono stati trovati molti pianeti relativamente vicini alla Terra che presenterebbero condizioni ideali per ospitare forme di vita extraterrestri. Nel caso di Proxima-b, però, gli scienziati della NASA notarono che benché il pianeta si muovesse nella zona abitabile circumstellare di Proxima Centauri, fossero poche le probabilità che il corpo celeste potesse mantenere acqua allo stato liquido.
Ma nelle ultime ore i ricercatori della University of Exeter hanno infranto l'ipotesi della NASA, affermando con una certa sicurezza che la vita aliena su Proxima-b potrebbe fiorire. Andiamo a vedere insieme perché.
Problemi di età
La NASA affermò che data l'età di Proxima Centauri, la stella madre del pianeta di cui stiamo parlando, sarebbero state poche le probabilità che Proxima-b potesse ospitare acqua allo stato liquido, poiché il pianeta sarebbe stato troppo vicino per non risentire negativamente dell'incredibile quantità di ultravioletti, raggi X e superbrillamenti (ovvero violente eruzioni di materia) che la stella emana. L'Università di Exeter, ha invece provato che Proxima-b, nonostante tutti gli impedimenti, sarebbe comunque capace di mantenere acqua liquida.
Rotazione e rivoluzione
L'autore della ricerca, ovvero il Dottor Ian Boutle, ha affermato in un'intervista che il pianeta è perfettamente in grado di manetenere acqua allo stato liquido. L'affermazione del dottore deriva da alcuni esperimenti fatti avvalendosi di un simulatore. Infatti, gli scienziati hanno provato a calcolare cosa sarebbe successo se il pianeta avesse una rotazione sincrona, ovvero quando il periodo di rivoluzione è uguale a quello di rotazione, come quello della nostra Luna.
Lo scenario che gli si è presentato davanti, avrebbe permesso a forme di vita aliene di prosperare su Proxima-b. Ma non finisce qui, il gruppo di Boutle ha anche provato a simulare cosa sarebbe successo se il pianeta ruotasse intorno alla propria stella come Mercurio ruota intorno al Sole, ovvero con una proporzione di 3:2 (tre rotazioni sul proprio asse corrispondono a due intorno alla propria stella), e anche questa volta lo scenario avrebbe permesso di manetenere acqua liquida. Ma questa non è l'unica notizia sensazionale che ci arriva dal campo scientifico, poiché un gruppo di scienziati ha individuato il Pianeta X.