Due bombe sono esplose questa mattina a Pattani, città del sud della Thailandia, dove sono molto forti le forze separatiste di fede islamica. Il numero dei feriti, di cui alcuni molto gravi, è attualmente di 60, e sembra purtroppo destinato a salire. Tra essi ci sarebbero anche dei bambini. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, la prima bomba sarebbe stata un semplice diversivo, mentre la seconda, montata su un pick-up, è quella che ha causato la carneficina. Le bombe sarebbero esplose in sequenza. La più potente nelle vicinanze di un centro commerciale della catena Big C, situato in pieno centro cittadino.

Delle due bombe, quella più piccola è scoppiata all'interno del centro commerciale. Lo scopo degli attentatori sarebbe stato quello di creare il panico tra la folla, cosa che è puntualmente avvenuta: uscendo dal negozio le persone sono andate incontro al secondo ordigno, ben più potente, situato sull'auto, con i risultati che abbiamo descritto.

Le probabili cause dell'attentato.

La provincia colpita dall'attentato di oggi, Pattani, si trova al confine con la Malesia, e dal 2004, insieme con le province di Yala e Narathiwat situate sempre nella parte meridionale della Thailandia, è stata al centro di diversi attentati da parte dei separatisti islamici, il cui principale obiettivo sono i membri della forte comunità buddista.

Questo è quanto comunicato dal gruppo di monitoraggio indipendente Deep South Watch.

Al momento decine di squadre dei vigili del fuoco locali stanno facendo il possibile per portare in salvo le persone che ancora si trovano nell'area colpita. Nello stesso tempo stanno cercando di domare l'incendio che è scoppiato a causa delle esplosioni.

L'attentato non risulta essere stato ancora rivendicato. Nei giorni precedenti le autorità thailandesi non avevano avuto alcun sentore di un possibile attacco terroristico, tanto è vero che il nostro Ministero degli Esteri, sul suo sito istituzionale, alla sezione Viaggiare Sicuri, indicava la Thailandia come una destinazione sicura.

Al contempo, però, dati i precedenti, la Farnesina avvisava di evitare di recarsi nelle province meridionali. L'ultimo attentato di cui si ha notizia risale infatti all'11 e 12 Agosto 2016, sempre in località balneari come Hua Hin o Puket. Ma in quell'occasione non erano stati coinvolti stranieri.