“Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere”, asseriva William Blake nel suo Il matrimonio del Cielo e dell'Inferno. E forse aveva proprio ragione, visto ciò che ha avuto luogo, qualche giorno fa, per le strade di Como. Solo “un attimo di debolezza”. È così che un autista di Asf Autolinee ha provato a giustificare alle forze dell’ordine quella che è stata una sua tanto incomprensibile quanto scellerata decisione: attivare le quattro frecce, accostare a bordo strada col Bus di linea di cui era responsabile, per appartarsi comodamente sui sedili posteriori e fare del sesso con una passeggera.
Mentre era in servizio.
Il bello è che tale momento di follia e di irrefrenabile passione, purtroppo per i focosi protagonisti, non è passato del tutto inosservato ed è stato colto in flagranza da un maresciallo dei carabinieri che tornava a casa dopo il lavoro. Insospettito dal mezzo fermo ai lati della carreggiata con le quattro frecce, tra l’altro in un punto particolarmente scomodo per il regolare scorrimento del traffico, il militare si è infatti avvicinato al bus pensandolo in panne.
Ha poi fatto capolino dal parabrezza, per accertarsi che l’autista non avesse avuto un malore. Ha quindi bussato, ma ha presto individuato la coppia, in piena e frenetica attività, inebriata dai fumi della passione e dai piaceri della carne, nascosta tra i sedili dei passeggeri.
L’autista ha dapprima fatto cenno che andava tutto bene, visibilmente imbarazzato; poi si è alzato in piedi, armeggiando coi suoi calzoni nel tentativo di risistemarli e, poco dopo, da sotto a uno dei posti a sedere, anche una donna ha fatto 'capolino' e ha riconquistato, aggiustandosi il vestito con una ostentata disinvoltura, la posizione eretta.
Non potendo in alcun modo negare l’evidenza, i due hanno quindi ammesso di essersi fermati lì per fare sesso, sperando così di vedere premiata la loro sincerità con un semplice sorriso o magari solo con un poco convinto rimprovero da parte del rappresentante dell’Arma. Ma sfortunatamente non è andata così: il militare ha subitamente chiesto l’intervento dei colleghi, che hanno identificano i due impazienti amanti.
L’incontenibile tempesta ormonale sfociata in quel rapporto occasionale fuori controllo è costata allo sventurato casanova, autista Asf, una denuncia per interruzione di pubblico servizio, un verosimile provvedimento disciplinare da parte dell’azienda di trasporto per cui lavora e una salatissima multa, a carico di entrambi, per atti osceni in luogo pubblico.