Relativamente alla tragedia sfiorata a Torino sabato sera, dove vi sono stati più di 1500 feriti, era trapelata proprio ieri un'ipotesi di reato. Sono ancora in gravi condizioni tre feriti, pare però che il bambino di sette anni stia meglio. Prosegue anche la polemica sulla mancata ordinanza sul divieto di vendita delle bevande alcoliche.
Tre feriti in gravi condizioni
Le condizioni del bambino di origini cinesi, Kelvin, 7 anni, che è rimasto ferito gravemente calpestato dalla folla che scappava, riportando un trauma cranico e toracico, sono migliorate.
Oggi i medici dell'ospedale infantile "Regina Margherita" dove il bimbo è stato immediatamente ricoverato in prognosi riservata, cercheranno di svegliarlo dal coma farmacologico in cui è stato indotto già da sabato sera.
Sono invece più gravi le condizioni delle due donne, una di 64 anni e una di 24 anni, anche loro rimaste ferite gravemente nella calca e in coma farmacologico.
Proseguono le indagini
Il Procuratore di torino ha confermato che per il momento non ci sono né indagati e né ipotesi di reato. Ieri due ragazzi di circa vent'anni, che sono arrivati a Torino dalla Lombardia per vedere la partita, sono stati ascoltati per dieci ore, ma al momento non risulta nulla a loro carico.
Il Procuratore sottolinea che bisogna dapprima capire cos'è successo sabato sera alle 22.15, e cos'è in particolare che ha provocato quell'onda di panico che dalla sinistra della piazza è arrivata sino al punto in cui ha distrutto il parapetto delle scalinate che portano a uno degli ingressi del parcheggio interno di Piazza San Carlo.
Qualora ci fossero delle novità per le indagini, il Procuratore Capo Spataro ha detto che ne darà notizia nel nuovo comunicato stampa che sarò diramato nel pomeriggio.
Polemiche sull'organizzazione della serata
Il questore di Torino Sanna ha definito l' "Ordinanza Antivetro" come incostituzionale e che quindi non poteva esserci.
In mattinata, infatti, ha sostenuto che: “Non era in vigore nessuna ordinanza per non portare le bottiglie in piazza. Quella ordinanza era incostituzionale, non era valida".
Tale affermazione vuole tutelare il lavoro dei suoi uomini e chiarire una situazione da subito controversa. Il dibattito infatti si è scatenato a causa delle numerose ferite che sembrerebbero trovare origine nel vetro delle bottiglie che in Piazza San Carlo secondo alcuni non dovevano esserci, in quanto sarebbero dovute esse vietate da un'ordinanza, la quale però appunto secondo Sanna sarebbe stata illegittima.