Carla Fendi è morta ieri, 19 giugno 2017, all'età di ottant'anni: era già malata da tempo. La notizia si sta diffondendo rapidamente tramite le agenzie stampa italiane ed internazionali. La scomparsa della nota ambasciatrice del marchio italiano nel mondo ha lasciato un grande vuoto non solo nel mondo della moda, ma anche in quello del mecenatismo artistico, poiché la stilista da tempo sosteneva numerosi progetti legati alla cultura e alla musica.

Il Festival dei due mondi di Spoleto, al quale la Fendi era particolarmente legata, è in lutto, e la sua 60esima edizione si terrà nel segno della sobrietà e del ricordo.

La vita di Carla Fendi e la storia della sua carriera da stilista

Carla Fendi, classe 1937, quarta delle cinque figlie dei fondatori dell'omonima Maison, assieme a Paola, Anna, Franca e Alda, entrò nel settore amministrativo dell'azienda di famiglia, passando poi alla progettazione, fino alle relazioni con il pubblico, puntando particolarmente sul mercato americano, strategia vincente che fece conoscere il marchio anche a livello internazionale.

Per quanto riguarda la vita privata, negli Anni '60 incontrò Candido Speroni, con il quale avrebbe iniziato una storia d'amore durata ben 50 anni: l'uomo rinunciò anche alla carriera da farmacista per seguire la sua amata, accettando di lavorare per la celebre Maison. Il loro matrimonio è andato avanti per ben mezzo secolo: "Non mi ha mai infastidito avere una moglie più famosa di me. Anzi, io ne sono orgoglioso", diceva spesso Speroni. Questi, purtroppo, è deceduto nel 2013 a causa di una grave malattia, qualche anno dopo la celebrazione delle nozze d'oro, festeggiate con l'orchestra di Renzo Arbore e insieme a 400 invitati.

Ad un anno dalla morte del marito, la Fendi decise di restaurare i due altari laterali del presbiterio della piccola chiesa di Pieve di Santa Maria Assunta di Piancastagnaio, in provincia di Siena, città di nascita del marito.

Nel 2007, la nota stilista divenne anche mecenate e diede vita alla Fondazione Fendi, allo scopo di sostenere le arti, l'artigianato, e di intervenire nel sociale. Oggi viene ricordata come una delle grandi pioniere del mondo della moda, così come le compiante Krizia e Laura Biagiotti.

Fendi: "È stato mio marito a spingermi a diventare una mecenate"

Durante un'intervista di qualche anno fa, Carla Fendi spiegò che era stato merito di Candido Speroni se era diventata una mecenate dell'arte dopo l'addio alla Maison: "Credo molto alla rilevanza e al valore della bellezza come la cultura e formazione - dichiarò la stilista - all'interno della mia esperienza professionale mi sono alimentata di bellezze estetiche come costume ed evoluzione sociale".

Nel concludere il suo intervento, Carla Fendi sottolineò che il suo rispetto per il bello aveva deciso di dedicarlo alle magnificenze dell'arte che ci circonda, intendendo per bellezza proprio la cultura, forza vitale in grado di sollevare il nostro spirito.