L'ex direttore del Tg4, emilio fede, è stato condannato in primo grado a tre anni e mezzo di reclusione per concorso in bancarotta, assieme a Lele Mora. Questo era riuscito a patteggiare. Il caso riguarda la presunta sottrazione di 1,1 milioni di euro dai 2,8 milioni che Silvio Berlusconi versò a Mora per il salvataggio della Lm Management, società che si trovava in condizioni economiche pessime. I giudici milanesi, ieri, hanno condannato Fede a una pena superiore a quella richiesta dal pm Eugenio Fusco durante la requisitoria, ovvero tre anni di reclusione.
Oltre alla condanna, i giudici hanno disposto il risarcimento della somma e l'interdizione dai pubblici uffici, per un lustro, dell'ex direttore del Tg4, nonché l'interdizione, per 10 anni, dall'esercizio di pubblici uffici direttivi in qualsiasi azienda.
Giudici milanesi inflessibili con Emilio Fede
Duro colpo per Emilio Fede che, ieri, è stato condannato dai giudici milanesi. Questi si sono mostrati inflessibili, prevedendo una pena addirittura superiore a quella chiesta dal pm Fusco. L'avvocato che difende l'ex direttore del Tg4, Alessandra Guarini, ha parlato di 'sentenza ingiusta' e, per tale ragione ricorrerà sicuramente in Appello. Il legale ha intenzione di dimostrare che il suo assistito è estraneo a tale vicenda.
Rammaricato è, ovviamente, anche il giornalista 85enne, che ora auspica solo di arrivare a vedere la sentenza definitiva. Fede ha sottolineato che, all'epoca, lui poteva chiedere qualsiasi cosa all'ex premier, quindi non aveva certamente bisogno di 'fare la cresta' sul denaro dato a Lele Mora in un momento difficile dal punto di vista economico.
La testimonianza di Silvio Berlusconi
Il pm Fusco, durante la requisitoria, aveva dichiarato che parte della somma versata da Berlusconi per il salvataggio dell'azienda di Mora sarebbe stata spartita tra l'ex direttore del Tg4 e Mora stesso. Nonostante ciò, la pubblica accusa aveva chiesto al collegio di riconoscere le attenuanti per Emilio Fede, visto il suo corretto 'atteggiamento processuale'.
I giudici si sono mostrati molto rigorosi, condannando Fede a tre anni e mezzo di reclusione. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni. In tale processo, lo scorso 27 marzo 2017, aveva testimoniato anche Silvio Berlusconi. Questo aveva dichiarato di aver donato 2,8 milioni di euro a Lele Mora per evitare il fallimento della sua azienda. Secondo la Procura di Milano, però, parte di quella somma finì nelle tasche di Emilio Fede.