Chiara Appendino, in visita a Piazza Vittorio alle ore 19.00 per un sopralluogo, invitava i cittadini a partecipare al consueto appuntamento con i fuochi d'artificio alle 22:30 per la notte di San Giovanni, patrono della città. Il sindaco più amato d'Italia sottolineava la più massiccia presenza delle forze dell'ordine e dei controlli in vista della serata per garantire alla cittadinanza una maggiore sicurezza in seguito ai recenti episodi di cronaca, avvenuti rispettivamente in Piazza San Carlo e Piazza Santa Giulia.

Partecipazione e controlli

Sotto gli occhi vigili di oltre 900 forze dell’ordine tra poliziotti, carabinieri e volontari, nella piazza si sono riunite, nel momento di maggior affluenza, circa 26.000 persone a fronte delle 48.000 partecipazioni pronosticate, cifre ben lontane dagli appuntamenti degli anni passati durante i quali non era straordinario raggiungere le 100.000 presenze.

I ferrei controlli disposti agli 11 varchi collocati perimetralmente alla piazza, ciascuno occupato da quattro steward e da agenti delle forze dell’ordine, hanno sicuramente scoraggiato in molti: dopo un attento controllo con il metal detector, venivano sequestrate prevedibilmente bottiglie di vetro e lattine, ma anche ombrelli, biciclette, bombolette spray, bottigliette di plastica con tappo e perfino bastoni per i selfie. Tali controlli venivano esercitati anche sui passanti che non erano interessati a entrare direttamente in piazza ma si aggiravano semplicemente nei dintorni. I vigili sono stati impegnati anche nel controllo dei venditori abusivi, autorizzandone soltanto 56.

Proteste dei commercianti

Non sono mancate le proteste degli esercenti della zona, fortemente penalizzati dalle rigide restrizioni e dai divieti imposti dalle forze dell’ordine che, ancora una volta, si sono dimostrate invise a cittadini e commercianti contribuendo a incrinare un rapporto già teso. Si è rivelata necessaria la scorta dei clienti che hanno deciso di prenotare in quei pochi locali che hanno scelto di rimanere aperti. In molti hanno rinunciato.

Le prime critiche

Ad intervenire al termine dell'evento è stato Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd, denunciando il rapporto di mancata fiducia dei cittadini nei confronti di un'amministrazione incapace di garantire l'ordine pubblico: il passato glorioso di torino nell'organizzazione di eventi nazionali e internazionali sembra essere solo un lontano ricordo.