Quando una coppia sposata decide di divorziare spesso si finisce davanti al giudice per stabilire chi e in che misura debba continuare a garantire all'altro coniuge il sostentamento. Nella maggioranza dei casi si tratta di uomini che versano un assegno mensile all'ex moglie per garantirle una vita dignitosa se quest'ultima non dovesse lavorare o comunque percepire un reddito adeguato.

La Cassazione cambia le regole del mantenimento

Le separazioni e i divorzi solitamente non sono mai una gioia per i coniugi, e spesso si arriva a litigare pesantemente.

Di solito almeno uno dei due ex-sposi instaura una nuova relazione in tempi relativamente brevi e questo può creare contrasti con l'ex coniuge. Ed è proprio questo il caso di una signora che ha fatto ricorso in cassazione a seguito di una sentenza della Corte d'Appello che le negava il diritto all'assegno divorzile in quanto convivente con un nuovo compagno. La moglie per ricorrere in Cassazione ha lamentato che l'ex marito non ha portato all'evidenza della corte sufficienti prove della relazione extraconiugale, dal momento che la stessa sarebbe cessata prima della sentenza di primo grado.

Una volta arrivati in Cassazione la donna ha ricevuto un nuova sconfitta legale, questa volta definitiva.

Secondo la Suprema Corte l'instaurazione di una nuova famiglia, anche se di fatto, dell'ex-coniuge, fa venire meno il diritto all'assegno di mantenimento da parte dell'ex-coniuge. Che in questo modo rescinde ogni connessione con il tenore e stile di vita caratterizzati dalla passata relazione. Ciò è stato deciso con l’ordinanza n.

18111/17 depositata il 21 luglio corrente anno.

La novità giuridica introdotta dalla Cassazione

Come si è accennato prima, la Cassazione nega l'assegno di mantenimento all'ex-coniuge che si è rifatto una famiglia. Con il termine famiglia la suprema corte indica non solo una coppia sposata ma anche di fatto. Questo vuol dire che è sufficiente che l'ex-coniuge conviva con un'altra persona per far venir meno il diritto al percepimento dell'assegno di mantenimento.

Secondo la Corte la formazione di una nuova famiglia di fatto è espressione di una scelta libera e consapevole e perciò si caratterizza da una totale assunzione del rischio della rottura definitiva del rapporto con l'ex-coniuge. In questo modo viene meno ogni residuale solidarietà con il vecchio partner, il quale viene esonerato da ogni obbligo verso l'ex-coniuge.