Pochi giorni fa è stata convocata l'Alta Corte inglese per discutere di questioni preliminari in vista dell'udienza decisiva sul caso Gard che si terrà lunedì 24. Katie Gollop legale del Great Ormond Street Hospital di Londra annuncia che il risultato delle ultime analisi del piccolo, nello specifico una risonanza magnetica, affetto da una gravissima malattia rara, sono molto tristi.

La reazione dei genitori

Secondo i giornalisti inglesi la reazione dei genitori è stata durissima, poichè queste ultime informazioni sono state rese pubbliche prima ancora di essere visionate dalla famiglia.

Il fatto è stato anche confermato da Grant Armstrong, il legale dei Gard, portando l'avvocato Gallop a scusarsi, affermando di "non voler provocare sconvolgimenti".

Le ultime analisi

Nei giorni precedenti Charlie è stato sottoposto ad un elettroencefalogramma e a due risonanze, necessarie per permettere al giudice Nicholas Francis di prendere una decisione sulla vita del bambino. Al momento le strade sono due. L'interruzione dei supporti vitali ( sono tre le sentenze a sostegno di questa scelta), ipotesi sostenuta dal Gosh. Oppure il trattamento sperimentale del medico americano Michio Hirano, secondo cui le ultime analisi non mostrano "un danno strutturale maggiore".

Il medico, in compagnia di Enrico Silvio Bertini, l'esperto italiano del Bambino Gesù di Roma, in vista della nuova udienza potrebbe tornare a parlare in collegamento dagli Usa.

Fra le nuove informazioni di cui dovrà tenere conto il giudice, ci sono quelle relative ad un caso simile a quello del piccolo Charlie, molto probabilmente verranno ascoltate anche le parole del genitore di un altro bambino affetto da sindrome da deplezione del Dna mitocondriale legata a mutazioni RRM2B a cui sarebbe stata offerta la stessa cura sperimentale di Charlie.

Minacce di morte allo staff del Gosh

Mary MacLeod, presidente dell'ospedale, ha annunciato che il personale della struttura sanitaria continua a ricevere minacce e insulti, per la decisione presa di dare al bambino una "morte dignitosa". La donna ha continuato dicendo di comprendere la compassione provata da tutte le persone, ma ultimamente sono aumentati gli atteggiamenti ostili subiti dal personale. Anche i Gard hanno voluto commentare questi episodi spiacevoli: "C'è una linea che non deve essere superata, nonostante le diverse opinioni che accettiamo".