La recente fuga di Johnny lo zingaro, terminata dopo meno di un mese con l'arresto in provincia di Siena, riapre il dibattito sul sistema carcerario, talvolta considerato 'troppo permissivo' e sottoposto a svariate critiche. Eppure la Storia dimostra come non esistano strutture penitenziarie, anche di massima sicurezza, dalle quali non si possa evadere. Lo stesso Giuseppe Mastini, in arte Johnny lo zingaro, ha ampiamente dimostrato nell'arco della sua carriera criminale come sia possibile fuggire da più istituti di pena. L'evasione da un carcere, nel corso dei secoli, ha ispirato la letteratura e, a partire dal secolo scorso, anche il Cinema.
Ci sono parecchi film di successo che narrano episodi realmente accaduti.
Evasioni in Italia
Relativamente all'Italia, un 're delle evasioni' è certamente Renato Vallanzasca. Il bel René fu protagonista di una fuga piuttosto audace dal carcere di San Vittore, nel 1972, quando contrasse in maniera volontaria l'epatite iniettandosi urine nelle vene ed ingerendo uova marce. Trasportato in ospedale, fu in grado di corrompere gli infermieri e fuggire, sfruttando la scarsa sorveglianza. Nel 1987 lo stesso Vallanzasca riuscirà ad evadere calandosi dall'oblò della nave che lo stava portando da Genova alla prigione dell'Asinara, in Sardegna. Attualmente è detenuto nel carcere di Bollate, condannato a complessivi quattro ergastoli.
Un autentico primato di evasioni è invece quello detenuto dal bandito sardo Graziano Mesina, addirittura 10 su complessivi 22 tentativi. La più incredibile è quella del 1964, quando fuggì dalla toilette di un treno durante il trasferimento ferroviario a Cagliari. 'Gratzianeddu' è attualmente detenuto con condanna definitiva a 30 anni, emessa nel 2016 per tentato sequestro di persona e traffico di droga.
Era stato scarcercato nel 2004 dopo aver beneficiato della grazia concessa dal Presidente della Repubblica. Un altro 'evasore seriale' italiano è Max Leitner, fuggito da ben cinque strutture differenti, l'ultima volta nel 2007 durante un permesso.
Evasioni cinematografiche
Uscendo dai confini italiani, una fuga celebre è quella del mitico John Dillinger, il bandito che nel 1934 evase dalla prigione di Lake Country, negli Stati Uniti, costruendo una finta pistola con una saponetta.
Alla sua vita è stato ispirato un film interpretato da Johnny Depp. Portato sul grande schermo anche Frank Jr. Abbagnale, uno dei più illustri truffatori finanziari della storia statunitense. Nel 1970 riuscì a fuggire durante il trasferimento intercontinentale, dalla Svezia agli Stati Uniti, approfittando dello scalo in aeroporto dove fece perdere le sue tracce travestendosi da pilota. Al cinema ha avuto il volto di Leonardo Di Caprio. Tra le pellicole cult ispirate ad evasioni reali, non si possono non citare 'Papillon' e 'Fuga da Alcatraz'. Il primo film racconta la storia di Henri Charriere, scrittore francese imprigionato in Guyana nel 1931 per un delitto che lui negò sempre di aver commesso.
In 13 anni di carcere tentò la fuga nove volte, ci riuscirà nel 1944: interpreti di 'Papillon' saranno Dustin Hoffman e Steve McQueen. 'Fuga da Alcatraz', interpretato da Clint Eastwood, racconta l'evasione di Frank Morris, John e Clarence Anglin dal noto carcere americano di massima sicurezza, avvenuta nel 1962. In ultimo 'Fuga di Mezzanotte', con Brad Davis, ispirato al libro autobiografico scritto da Billy Hayes che racconta la sua avventurosa evasione dal carcere turco dell'isola di Imrali. Il giovane americano, allora 23enne, era stato condannato all'ergastolo per traffico di hashish nel 1970, la sua detenzione in ben tre strutture sarebbe durata cinque anni.