L'autore del terribile gesto, Raimondo Caputo, detto Titò, è stato condannato all'ergastolo dalla quinta sezione della corte d'Assise per l'omicidio della piccola Fortuna Loffredo. La bambina, che allora aveva 6 anni, è morta il 3 anni fa (26 giugno 2014), dopo essere stata buttata giù dall'ottavo piano di un palazzo nel Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli. Inoltre, Titò era anche accusato di aver abusato sessualmente della piccola "Chicca" (così veniva chiamata Fortuna dalla madre) e di due delle tre figlie minori dell'ex compagna, Mariana Fabozzi, che è stata accusata di non aver impedito gli abusi sessuali dell'ex compagno ed è stata condannata a 10 anni.

Queste le parole della madre di Fortuna Loffredo

"E' stata fatta giustizia. Finalmente giustizia è fatta". Queste le parole in lacrime di Mimma Guardato, la madre della piccola Chicca, dopo che il giudice Alfonso Barbarano ha emesso la sentenza. Poi prosegue Mimma con queste parole: "Oggi, l'assassino di mia figlia, ha finalmente un nome e un volto, però alla fine anche io avrò una condanna da scontare per sempre, perché nessuno mi ridarà mai mia figlia Fortuna." Parole toccanti di una madre che nonostante la condanna all'ergastolo del "mostro" che ha ucciso sua figlia, non riesce a darsi pace perché sa che la sua piccola Chicca non tornerà più indietro.

La condanna a Titò e a Marianna

Dunque, sono stati inflitti 10 anni alla vicina di casa di Mimma, Marianna Fabozzi che è anche stata indagata dalla procura di Napoli per la morte del suo figlioletto di appena 3 anni Antonio Giglio, morto in circostanze simili a quelle della piccola Fortuna, cioè cadendo sempre da una finestra del Parco Verde di Caivano però in un altro edificio rispetto a quello da cui è precipitata Fortuna- fatto accaduto un anno prima, il 27 aprile del 2013-.

Nonostante la condanna all'ergastolo, Raimondo Caputo non si è per niente scomposto. Anzi parlando da dietro le sbarre al suo avvocato Paolino Bonavita, avrebbe affermato che lui ha la coscienza pulita, gli possono dare anche 10 ergastoli, ma tanto lui sa di essere innocente". Poi l'avvocato Bonavita continua dicendo: "Il mio assistito sa di essere innocente ed oggi anche l'hanno condannato all'ergastolo, quegli atti terribili nel Parco Verde, continueranno a succedere, perché non avete ancora arrestato il vero assassino, voglio ribadire ancora una volta che il mio assistito non ha ucciso la bambina. Vedremo in appello".