Alla piccola ragazzina disabile, tramite un messaggio su What App, è stato detto che la sua presenza alla cena di classe di fine anno non sarebbe stata gradita, in quanto avrebbe dovuto essere accompagnata da un genitore. La vittima che ha subito questo terribile e ignobile gesto, è una ragazzina di seconda superiore di Parma che si è vista arrivare questo messaggio in cui c'era scritto che la escludevano dall'evento collettivo di fine anno perché data la sua disabilità l'avrebbero dovuta accompagnare i genitori. Nonostante lei avesse assicurato le compagne di classe che i suoi genitori sarebbero stati in disparte, loro di tutta risposta l'hanno offesa con messaggi irriverenti e brutali.

La denuncia alla polizia da parte della famiglia

I genitori della ragazzina hanno deciso di denunciare il fatto increscioso che è accaduto nella città romagnola; dalla Polizia postale e dal Provveditore, però, non hanno ricevuto nessuna risposta e quindi hanno deciso di rivolgersi alla carta stampata; in particolare queste le parole che hanno riferito a La Gazzetta di Parma: "Siamo increduli e disgustati di quello che hanno fatto a nostra figlia. In quella chat di classe c'è una grande quantità di accuse, una cattiveria inaudita e gratuita che sicuramente ha avuto inizio da ben prima che la scuola finisse".

Queste le parole dei genitori della ragazzina esclusa dalla cena di classe, che si sentono disgustati e delusi da questo sistema scolastico e da questa società che vuole sempre diversificare e colpire le debolezze altrui.

Ma la cosa più sconcertante è vedere quest'enorme cattiveria da parte di ragazzini di 14 o 15 anni che provano già questi sentimenti di disprezzo, odio e gelosia.

Inoltre, i genitori della ragazzina, continuano spiegando a La Gazzetta di Parma che "non è stato possibile fare denuncia perché solo se è un fenomeno reiterato, si può denunciare come stalking".

Quindi, non essendo stati ascoltati dalla Polizia Postale e dal provveditore, hanno dovuto provvedere a chiamare la stampa.

Per ora, risulta essere impossibile l'intervento da parte di qualsiasi organo scolastico, in quanto l'anno accademico si è già concluso, a meno che non esca fuori che anche durante l'anno ci siano stati fenomeni di esclusione di questo tipo. Intanto, i genitori della ragazzina hanno sbottato dicendo: "Si deve fare qualcosa, non possono continuare a comportarsi in questa maniera".