È stata condannata a dieci anni di reclusione la mamma della piccola Samantha, Juana Francisca De Olmo, la bimba morta l'anno scorso a causa delle percosse inflittale dal patrigno Tonino Krstic. La sentenza è stata data nella giornata del 3 luglio dal gup di Pisa Elsa Iadaresta, nonostante il pm Giancarlo Dominijanni avesse chiesto una condanna di otto anni. La condanna è stata decisa perché la madre della bambina non impedì al compagno di picchiarla a morte.
La storia della piccola Samantha
Era il 27 aprile, quando la madre della piccola Samantha, insieme al suo compagno, chiamava il 118 per chiedere aiuto per la bimba vittima, secondo le loro affermazioni, di un malore.
Poco dopo arrivò il nucleo investigativo e il medico legale perché la bambina purtroppo era deceduta a causa di un omicidio. La piccola viveva in condizioni precarie all'interno di una ex pizzeria, che oramai era diventata una baracca. Un immobile in totale stato di abbandono.
La madre, di origine dominicana, era sposata con un uomo ligure e da quel matrimonio erano nati due figli, tra cui Samantha. In seguito al divorzio, iniziò una relazione con il serbo Tonino Krstic, che insieme a lei era l'unico sotto processo per l'omicidio. Si erano conosciuti in chat, per questo la madre decise di trasferirsi dalla Liguria in Toscana, nella città di Calambrone, per vivere in quella baracca dove mancava persino la luce elettrica.
L'arresto del patrigno
Il giorno seguente, Tonino Krstic venne arrestato con l'accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti della bambina, che portava sul suo corpo le tumefazioni e le ecchimosi delle percosse. Dopo svariate indagini, i due si sono ritrovati davanti alla Corte D'Assise, in un processo dove lui accusa lei e lei accusa lui.
Le violenze sulla bimba si susseguivano da parecchio tempo, infatti secondo la perizia del medico legale il corpo della piccola Samantha era ricoperto al 50% di lividi. L'autopsia aveva anche constatato dei segni sull'addome della bambina, dove vi era l'impronta della scarpa compatibile con quelle indossate abitualmente da Tonino Krstic.
Juana Francisca De Olmo aveva scelto di essere sottoposta al rito abbreviato, sperando in una riduzione della pena, invece si è verificato totalmente l'opposto. La donna lascia a casa, oltre al figlio nato dal precedente matrimonio, anche un bimbo avuto proprio dall'assassino della figlia.