Ora a Porto Santo Stefano tutti si chiedono perché. Loredana Busonero, una bella donna di 55 anni, conosciutissima nella celebre località turistica perché era la comandante della polizia municipale di Monte Argentario, ha sparato con la pistola d'ordinanza un colpo alla testa del figlio di 17 anni, Francesco Visconti, mentre dormiva e poi si è tolta la vita. La donna era stata la moglie dell'avvocato Marco Visconti, sindaco del comune morto prematuramente lo scorso anno a soli 56 anni per un'emorragia cerebrale.
L'allarme dei vicini
A dare l'allarme questa mattina dopo le sette, sono stati i vicini di casa che hanno sentito distintamente due colpi esplosi nella villetta dove Loredana Busonero abitava con il figlio.
L'abitazione insieme ad altri villini a schiera, si trova lungo la strada panoramica di Monte Argentario chiamata 'Strada del Sole', luogo incantevole con vista sul mare diventato teatro del lugubre evento. Giunti sul posto, i soccorritori si sono resi subito conto che la situazione era drammatica: la donna era già morta, mentre il ragazzo che ad agosto avrebbe compiuto 18 anni, è morto prima del trasferimento all'ospedale "Le Scotte" di Siena dove sarebbe dovuto essere trasportato con l'elisoccorso. Nell'abitazione posta sotto sequestro, come anche l'ufficio della donna, i carabinieri che stanno indagando coordinati dalla pm Maria Navarro, non hanno trovato né una lettera e tanto meno un messaggio di spiegazioni o di addio.
Le salme di Loredana Busonero e del figlio Francesco Visconti sono state trasportate all'ospedale San Giovanni di Dio di Orbetello a disposizione dell'autorità giudiziaria in vista delle autopsie.
Tragedia domestica senza un perché
Fino a ieri la donna, in servizio al comune di Porto Santo Stefano dal 1993, ha lavorato regolarmente e nessuno tra colleghi e conoscenti ha colto segnali di alterazione o tanto meno di disperazione.
Anni fa Busonero con il marito e altre persona, era stata rinviata a giudizio per una vicenda di concussione e tentata concussione. Ma nel 2013, erano stati assolti da tutte le accuse "perché il fatto non sussiste". In quanto al figlio, era un ragazzo simpatico, amato dalla comunità e un brillante studente al liceo scientifico di Orbetello.
L'omicidio suicidio rimane al momento senza un perché. Non sanno spiegare l'accaduto né i colleghi né gli inquirenti. Non basterebbe a spiegare il gesto, il dolore per la morte del marito. In passato, la comandante aveva molto sofferto per il suicidio del padre e aveva sempre detto che si era sentita "tradita" da lui. L'ipotesi prevalente è che si sia trattato di un raptus di follia.
La costernazione della comunità
Ad esprimere lo choc e la costernazione della comunità, è stato il sindaco Arturo Cerulli, accompagnato dalla vicesindaco Priscilla Schiano. Il paese è sconvolto da una tragedia per tutti incomprensibile. Nessuno sa darsi una spiegazione. Il sindaco ha raccontato che fino a ieri avevano lavorato insieme e si erano occupati dei problemi di ordinaria amministrazione della cittadina, certo più impegnativi durante la stagione estiva per il grande afflusso di turisti. Per il resto Loredana era conosciuta dalla comunità per essere una persona tranquilla, dedita al lavoro e al suo adorato figlio.