Problemi giudiziari per il 45enne attore romano Raoul Bova. Secondo il rappresentante della pubblica accusa, il bello nazionale avrebbe fornito una dichiarazione fraudolenta posta in essere mediante artifizi. Per lui è stata chiesta una condanna a un anno di prigione per aver raggirato il fisco. Il processo si svolge presso il giudice monocratico del tribunale di Roma e vede imputate anche la sorella dell’attore, Daniela, e la sua ex moglie Chiara Giordano. I fatti contestati risalirebbero agli anni tra il 2005 e il 2011.

Accusati di aver evaso centinaia di migliaia di euro

Si sa che la vita del cinema non offre certezze, né tanto meno entrate fisse. Nemmeno per un attore affermato e idolatrato come il bel Raoul Bova. Cifre da capogiro e contratti milionari, ma la Dea bendata può sempre abbandonarti e andare a baciare una nuova promessa del set. Forse Bova avrà pensato di mettere da parte un discreto gruzzoletto per la vecchiaia e assicurarsi la serenità di una vita agiata, sempre che le accuse a suo carico vengano confermate. Quel che ora è certo è che il famoso attore dovrà difendersi dall’accusa di aver trasferito alcuni dei costi da lui sostenuti alla Sammarco Srl, la società che si occupa di gestire la sua immagine.

Secondo la pubblica accusa avrebbe simulato la cessione di alcuni diritti sui film da lui interpretati per ottenere degli sgravi fiscali. In questo modo Raoul sarebbe riuscito a pagare un’aliquota Iva di gran lunga più bassa, riuscendo ad evadere il fisco per quasi 700 mila euro in sei anni. A decidere sul futuro di Bova sarà il giudice monocratico del Tribunale di Roma, assieme a lui si dovranno difendere anche la sorella Daniela, per cui è stata richiesta una condanna a un anno e quattro mesi, e l’ex moglie Chiara, che se verrà dichiarata colpevole potrebbe trascorrere un anno in carcere.

Una vita spesa tra cinema e opere di bene

La notizia della presunta frode fiscale del bel Raoul lascerà molti dei suoi fan sbalorditi. Da sempre abituati a vederlo ricoprire i panni del benefattore, nessuno certamente si aspettava che venisse accusato di un tale reato. Come dimenticare la sua partecipazione nel 2007, insieme tra gli altri a Roberto Benigni e Francesco Totti, al calendario dell’Associazione Italiana Persone Down?

Famose anche le sue performance calcistiche al Derby del cuore, giocate in favore di vari enti benefici e associazioni di volontariato. Impegnato anche sul fronte della legalità e la lotta alla criminalità organizzata, ha creato insieme al capitano Ultimo la Fondazione Capitano Ultimo Onlus che sostiene il Parco della Mistica. Ma soprattutto ci ha resi orgogliosi la sua nomina, il 15 ottobre del 2010, ad Ambasciatore di buone volontà da parte della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.