Provate a definirla anziana. Classe 1935, a 82 anni anima le notti di Tokyo nei locali più di tendenza e fa ballare giovani e giovanissimi che hanno anche 60 anni meno di lei. Si chiama Sumiko Iwamuro, ma il suo nome d'arte è 'Dj Sumirock'. Tuttavia, non pare risenta del peso dell'età oramai avanzata. Anzi, è pronta ad affrontare sfide sempre nuove come approdare a New York: una discoteca la vorrebbe ingaggiare.

La doppia vita di Sumiko

Il giorno in ristorante prepara ravioli e gnocchi, la notte in discoteca mette vinili a ripetizione fino al mattino.

Sumiko, per essere una nonnina ottuagenaria non si fa mancare nulla. Durante la giornata, dalla mattina presto, lavora nel ristorante di famiglia come cuoca e prepara centinaia di gyoza, i ravioli giapponesi di origine cinese ripieni di carne e verdura, e altre specialità. Poi quando il ristorante chiude e i suoi parenti stanchi se ne vanno a dormire, Sumiko si trasforma in DJ Sumirock: rossetto acceso, occhialoni neri, magliette cool, qualche volta parrucche in testa o cappelli alla moda.E' così pronta ad esibirsi in popolari night club della capitale giapponese facendo divertire fino al mattino migliaia di ragazzi, e annullando qualsiasi differenza generazionale. Per lei preparare i ravioli o fare musica alla consolle in discoteca non fa molta differenza: in entrambi i casi, si accorge all'istante dall'espressione sul viso del cliente, se ciò che propone piace, che si tratti di musica o di cibo.

Come ha fatto a diventare la dj più popolare di Tokyo

In realtà la sua 'arte' non è affatto improvvisata. Ha scoperto la techno 12 anni fa quando voleva trovare una colonna sonora per la festa di compleanno del figlio. Da quel momento si è 'innamorata' di quella musica e pur essendo già 'grandicella', (aveva 70 anni) ha deciso di andare a scuola.

Si è iscritta a un corso per disc-jokey e ha dedicato un anno di studio per apprendere tutti i trucchi del mestiere. Poi ha iniziato ad esibirsi nei locali, finché oltre a passare pezzi, ha iniziato a creare una sua musica e ad avere uno stile inconfondibile. Roba da fare invidia ai giovani colleghi. Ogni sua esibizione si apre con una sigla che è quella di 'Astro Boy', icona degli anime giapponesi.

Poi passa i pezzi techno più forti del momento per mescolarli al jazz, alla musica francese e a quella sinfonica classica. Alla consolle non si stanca mai, le piace creare musica che sbalordisca e faccia ballare il suo giovane pubblico. Pelo più è quello del 'DecabarZ', popolare nightclub nel cuore del distretto di Shinjuku di Tokyo. Ma potrebbe approdare a New York dove una discoteca le ha proposto di lavorare, dopo essersi già esibita con successo in Francia.

Figlia d'arte

La passione di Sumiko per la musica non viene dal nulla. Suo papà suonava la batteria in un complesso jazz finché fu costretto a smettere perché negli anni '30 e '40 del secolo scorso, quella era considerata in Giappone 'musica del nemico'.

Fu così che a 19 anni, Sumiko fu costretta a concentrare l'attenzione professionale esclusivamente sui piatti del ristorante, anziché su quelli della batteria. Ma l'amore per la musica è rimasto 'sotto traccia' fino ad esplodere nei modi più impensati. Stancarsi lei? Mai! I giovani la amano e la richiedono a gran voce. Il suo segreto? 'Non penso mai all'età - dice la signora della techno - e voglio fare quel che mi piace finché potrò muovermi'.