Tragico il bilancio definitivo del crollo della palazzina a Torre Annunziata: all'alba è stato recuperato il corpo senza vita dell'ultimo disperso, il piccolo Salvatore Guida, di appena 8 anni. Poco prima era stato estratto dalle macerie il corpo della sua sorellina, Francesca, di 14 anni. A dare la triste notizia è stato il sindaco, Vincenzo Ascione, che si trovava sul luogo della tragedia fin dalle prime luci dell'alba. Con l'estrazione delle salme dei due fratellini tutte le 8 persone inserite nella lista dei dispersi sono state ritrovate.

Le ricerche

Tra le macerie della palazzina di Via Rampa Nunziante si è scavato per tutta la notte, nella speranza di un miracolo che permettesse di trovare qualche superstite. Invece questa lunga notte di fatica ha restituito ai soccorritori solamente corpi senza vita: nella notte sono state estratte le salme di Pasquale e Anna Guida e di Giuseppina Aprea, che hanno allungato l'elenco delle vittime fermo ai nomi dei coniugi Giacomo Cuccurullo e Adelaide (Edy) Laiola e del loro figlio Marco.

Le ultime vittime recuperate all'alba hanno fatto perdere anche le ultime speranze di poter trovare qualche sopravvissuto. Nelle ricerche sono state impegnate le unità cinofile della Protezione Civile della Regione Campania e dei Vigili del fuoco, a cui si è aggiunto il nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco di Livorno, inviato con la componente Usar, specializzata nella ricerca di persone sotto le macerie.

Nel pomeriggio di ieri uno dei cani dei soccorritori aveva fiutato qualcosa e i lavori di scavo erano stati immediatamente interrotti per cercare di individuare voci umane provenienti dai detriti della palazzina. Si è trattato, però, di una falsa speranza. I soccorritori hanno installato gruppi elettrogeni e torri faro per poter continuare le operazioni di scavo anche di notte, nonostante le difficili condizioni di lavoro dovute alle parti pericolanti dell'edificio.

Le indagini

Sul crollo della palazzina la Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta in cui figura l'apertura di un fascicolo per crollo colposo. Nell'edificio, costruito negli anni Cinquanta, erano in corso alcuni lavori di ristrutturazione del primo e del secondo piano e alcune ipotesi metterebbero sotto accusa proprio gli interventi ai piani inferiori. Se non condotti in modo corretto, infatti, avrebbero potuto minare la stabilità della palazzina e provocare il crollo del terzo e del quarto piano.