Ad oggi il bilancio ufficiale dell'attentato di Barcellona è di 14 morti e oltre 130 feriti. Sono trascorsi diversi giorni dall'azione terroristica compiuta alle Ramblas in pieno giorno ed in pochi conoscono cosa sia realmente successo. Sono fondamentalmente 3 i motivi: le diverse versioni date sia dalla polizia che dai media internazionali riguardo l'accaduto; la coincidenza puntuale con i precedenti attentati; l'unica fonte da cui tutto il mondo conosce la rivendicazione dell'Isis. Le cose, più che non tornano, si ripetono. Perché? E' questa una delle domande che dovrebbe essere posta, ma che invece si ha quasi paura a fare.

Diverse versioni

Sull'attentato di Barcellona sono state date più versioni differenti. Sia nelle ore post attentato che nei giorni seguenti, tanto che ancora oggi non si è ben capito cosa sia accaduto. In un primo momento si è parlato di un solo terrorista, alla guida del van, che ha falciato le persone presenti sulle Ramblas, uccidendo in totale 14 persone. Una prima versione che cambia volto con una seconda versione. I terroristi salgono a 2, il guidatore del van più un complice, che dopo essersi schiantati contro un chiosco presente ai lati delle Ramblas sono scesi armati asserragliandosi in un ristorante turco. Anche questa versione però è stata poi smentita, in quanto il guidatore del van è dato ancora in fuga.

Del terrorista, che avrebbe compiuto materialmente l'attentato, vengono date anche le generalità. Nel frattempo l'Isis rivendica ed elogia il suo soldato. In serata però arriva l'ennesima smentita. In realtà il passaporto ritrovato all'interno del van sarebbe stato rubato. Spunta dunque il fratello più piccolo di colui che era creduto l'attentatore fino a pochi minuti prima.

Tutto da rifare. E la rivendicazione dello Stato Islamico?

Vicinanza referendum

Lo avevamo già scritto in un altro articolo, riguardo alle coincidenze tra questo e gli altri attentati precedenti. Non tutti si sono posti la domanda: perché in Spagna? Perché a Barcellona? Ma soprattutto, perché a poca distanza dal referendum sull'indipendenza della Catalogna?

Perché la maggior parte degli ultimi grandi attentati in Europa hanno preceduto sempre questioni politiche rilevanti? Dalle elezioni presidenziali in Francia a quelle in Germania.

Ad un livello più profondo, l'attentato appare quasi un messaggio a coloro che chiedono l'indipendenza dal resto della Spagna: "Non siete sicuri, solo restando uniti avrete maggiore sicurezza". Tesi da confermare all'indomani dell'esito del referendum, sempre se mai ci sarà, dopo che il cuore della capitale catalana è stata colpita in questa maniera.

Il ruolo di Rita Katz

Nei telegiornali non è mai stata nominata. Ancora pochi conoscono il suo nome. In realtà è una figura importantissima. E' lei a fornirci ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, qualunque rivendicazione dell'Isis.

E lo fa attraverso la sua agenzia, il Site Institute, lo stesso che ha ripreso non soltanto tutte le rivendicazioni degli attentati di Daesh, ma anche l'ultimo allarme che i guerriglieri dell'Isis avrebbero lanciato contro l'Italia. Ci sono altre fonti? Sì, Amaq News, l'agenzia ufficiale dell'Isis, i cui comunicati li conosciamo però esclusivamente attraverso Site Institute.

Site Institute è un'agenzia privata, che ha sede nel Maryland, Stati Uniti, e che si occupa di verificare i video e le note dell'Isis. La Katz è nata in Iraq, a Bassora, nel 1963. All'età di 6 anni il governo iracheno giustizia il padre tramite impiccagione, perché ritenuto una spia israeliana. Dopo essere riuscite a scappare in modo rocambolesco, fuggono in Israele, dove Rita si forma e trova marito, con cui si trasferisce negli Stati Uniti all'alba degli anni 2000. Nel 2002 fonda Site. A distanza di 15 anni l'unica fonte che verifica i video e comunicati dell'Isis, per poi essere ripresa da tutti i media internazionali.