Una vicenda da incubo quella che nelle ultime ore sta circolando in rete. Una donna 43 enne, che al momento del fatto si trovava nella città di Colonia, in Germania, ha subito l'amputazione del braccio sinistro e di entrambi i piedi dopo essere stata punta da una zanzara. L'episodio risale al marzo scorso, ma la storia è stata resa pubblica soltanto qualche giorno fa, grazie ad un'intervista che la vittima ha rilasciato al quotidiano Express. Dalla puntura, in apparenza banale, fino all'amputazione degli arti, passando per uno stato di coma protrattosi per una settimana.

Il ruolo del pronto soccorso

La signora, che è rimasta con un unico arto funzionante, il braccio sinistro, ha ricordato i momenti più terribili di una storia che, ancora oggi, ha dell'incredibile, almeno per chi la legge per la prima volta. Sonja, questo il nome della signora, ha raccontato al giornale Express di essere stata punta da una zanzara mentre stava buttando dei rifiuti in un cassonetto. Dopo pochi minuti si è accorta di avvertire degli strani sintomi, come forti dolori muscolari e frequenti giramenti di testa. D'accordo con il marito, dunque, la signora si è recata al più vicino pronto soccorso. I medici, valutando superficialmente le condizioni della donna, l'hanno tranquillizzata, rispedendola frettolosamente a casa e convincendola che non avesse nulla di così grave da richiedere un ricovero in ospedale.

Tornati a casa, marito e moglie hanno cercato di riprendere la routine quotidiana, ma l'aggravarsi delle condizioni di Sonja ha spinto l'uomo a tornare al pronto soccorso. Stavolta anche i medici si sono accorti che la situazione era più grave di quanto si potesse pensare, tanto che da lì a poco sarebbe sopraggiunto il coma, della durata di 7 giorni.

Setticemia, la decisione di amputare gli arti

Successivamente al coma, in arrivo un'ulteriore batosta per la donna, con i suoi arti che hanno iniziato a necrotizzarsi. Da qui la scelta, da parte dei medici, di procedere con l'amputazione, l'unica soluzione che avrebbe consentito alla signora di continuare a vivere. A Sonja, oggi, rimane unicamente il braccio destro.

La necrosi di piedi e braccia ha fugato qualsiasi dubbio ai medici: si trattava di setticemia, per via della presenza dello streptococco. Se la causa del malessere iniziale fosse stata individuata da subito, durante la prima visita al pronto soccorso, probabilmente Sonja avrebbe ancora i suoi arti. Il destino, invece, ha voluto diversamente. Una storia di malasanità che ci ricorda quanti casi ancora oggi si registrano in Italia.