Il Site Institute, agenzia con sede negli Stati Uniti che monitora le attività dei jihadisti online, fondata e presieduta da Rita Katz, ha dato notizia che l'Isis ha da poco diffuso un nuovo video, attraverso il quale si minaccia l'America. A parlare, nel video, è un bambino americano di 10 anni. La Katz, su Twitter, lo identifica con Yusuf, figlio di un soldato statunitense che ha combattuto in Iraq. Il piccolo, insieme alla madre, sarebbe immigrato a Raqqa e qui, due anni fa, entrambi si sono convertiti all'Islam, entrando a far parte dello Stato islamico.

Nel video compare anche un altro bambino, uno yazida, di 7 anni, anche lui fedele allo stato islamico.

La minaccia di Yusuf

Il filmato, che dura all'incirca 7 minuti, mostra un bambino con tipici tratti somatici occidentali parlare davanti ad una telecamera che lo riprende mentre passeggia tra le rovine di Raqqa insieme a quello che definisce suo fratello, oppure mentre minaccia direttamente gli Stati Uniti ed il presidente americano Donald Trump. E' sempre Rita Katz a spiegarci cosa dice: "This battle won't end in Raqqa or Mosul, rather in your lands". Letteralmente: "Questa battaglia non terminerà a Raqqa o Mosul, piuttosto nelle vostre terre".

Dopo la minaccia all'Italia, la propaganda dell'Isis mette nel mirino l'America.

E lo fa presentando un bambino di 10 anni, americano, figlio di un soldato, intervenuto durante la guerra in Iraq. Con al fianco un altro bambino, uno yazida convertito anche lui alla religione islamica e inglobato nell'esercito dello Stato Islamico.

Il ruolo dei bambini

Nei tweet postati ieri, Rita Katz ha condiviso un approfondimento del suo Site Institute, dove viene mostrato un video di circa 12 minuti all'interno del quale viene spiegato il rapporto dei bambini con lo Stato Islamico.

Sempre nel video compare anche un breve commento della Katz, la quale afferma di mostrare immagini così cruente per portare l'attenzione su un qualcosa che evidentemente non conosciamo fino in fondo. Il filmato ritrae barbare azioni dei giovanissimi soldati di Daesh, che apprendono l'arte della violenza fin da piccoli.

L'obiettivo dell'Isis è di creare allo stesso tempo futuri soldati e veicoli di messaggi potenzialmente ancora più impressionanti di quanto non lo siano altri fatti da combattenti dello Stato Islamico adulti.

In tutto questo però qualcuno potrebbe porsi la seguente domanda.

Che ne sarebbe della propaganda dell'Isis senza il Site di Rita Katz?

Come ricordato in un precedente articolo, in cui si parlava delle cose che non tornavano a 4 giorni dall'attentato di Barcellona, il Site Institute di Rita Katz è la sola fonte attraverso cui provengono i video o le rivendicazioni dell'Isis. L'unica fonte. Ciò significa che senza il Site, probabilmente noi non saremmo mai venuti a conoscenza del filmato del bambino di 10 anni che minaccia l'America. Allo stesso modo, non avremmo forse mai letto le minacce contro l'Italia di qualche giorno fa. E ancora, non avremmo mai ricevuto le rivendicazioni del Daesh a seguito di un attentato.

Se a ciò aggiungiamo il fatto che il clima di terrore è dovuto, in buona parte, dalla propaganda "scientifica" dell'Isis, la risposta ad alcune delle domande più scomode su Rita Katz ed il Site non sarebbe poi così difficile da reperire.