Con il trascorrere delle ore emergono nuovi particolari del rapimento della modella inglese. Chloe Ayling ha rivelato che, dopo essere attirata con l'inganno in uno studio fotografico di Milano, è stata trasferita in una casa colonica al confine con la Francia. La giovane mamma ha riferito alle forze dell'ordine di aver dormito la prima notte in una cassettiera. Dopo aver terrorizzato la ventenne il polacco Lukasz Herba ha cambiato atteggiamento quando ha scoperto, attraverso Instagram, che Chloe aveva un figlio. 'Nelle notti successivi mi ha fatto dormire al suo fianco in un letto matrimoniale'.

La modella ha ribadito che il trentenne ha affermato di fare parte di un gruppo di trafficanti di sesso chiamato Black Death e che l'intenzione iniziale era metterla all'asta su Internet. 'Mi ha detto che quando queste persone si sarebbero stancate di me mi avrebbero dato in pasto alle tigri'. Durante la prigionia l'atteggiamento di Herba sarebbe mutato radicamente. 'Si mostrava gentile ed ogni mattina mi donava biancheria intima e cioccolatini'.

'Ogni mattina mi donava biancheria e cioccolatini'

L'avvenente ragazza inglese ha sottolineato che il suo aguzzino non ha mai tentato di abusare di lei. 'Non c'è stato nessun atto di violenza o esplicite richieste di rapporti sessuali'. La giovane di Coulsdon ha riferito che dopo la seconda notte il polacco gli ha tolto le manette dai piedi.

'Mi ha detto che prima o poi mi avrebbe liberato e che non aveva motivo di fuggire'. Nonostante ciò Chloe Ayling ha rivelato che temeva di essere avvelenata. 'Per questo bevevo soltanto da bottiglie sigillate'. La britannica ha sottolineato di aver rifiutato i pasti fin quando non ha sviluppato un rapporto di fiducia con Lukasz Herba.

Quest'ultimo ha fatto colazione con la modella prima di accompagnarla al consolato inglese.

Shopping e colazione col rapitore

'Mi ha detto che non dovevo denunciarlo e che dovevo promuovere la loro organizzazione, ora mi sento in pericolo'. Gli inquirenti italiani hanno riferito che il giorno prima della liberazione la cittadina britannica avrebbe fatto shopping con il sequestratore e che sarebbe stata notata da diversi commercianti del paese al confine con la Francia. 'Quando mi hanno rapito ho notato la presenza di un'altra valigia ed ho temuto che volessero farmi a pezzi'. Intanto prosegue la caccia delle forze dell'ordine ai complici del trentenne polacco.