Notizia di Cronaca Nera, arrivata proprio nelle ultime ore di questa mattinata, che ha sconvolto l'intera Capitale Italiana e non solo. Una donna sarebbe stata prima uccisa e in seguito fatta a pezzi con l'utilizzo di una sega e di un coltello e successivamente gettata nei cassonetti ai Parioli a Roma. A farne le spese è stata Nicoletta Diotallevi uccisa brutalmente nella propria abitazione dal fratello stesso. Qualche giorno fa nella stessa città erano stati ritrovati parte dei pezzi del corpo della povera vittima dentro a un cassonetto dell'immondizia e finalmente oggi c'è stata la svolta nelle indagini che ha portato all'arresto dell'omicida.

Donna uccisa dal fratello nella sua abitazione nei pressi di Roma

Una donna è stata tragicamente uccisa dal fratello e fatta a pezzi per poi essere gettata nei vari cassonetti del centro abitato. Il massacro è avvenuto proprio all'interno della casa della vittima, il 14 di Agosto, situata in via Guido Reni a Roma. A uccidere la donna sarebbe stato il fratello, che stando alle prime informazioni rilasciate dalle forze armate avrebbe confessato l'uccisione della sorella. Proprio durante l'interrogatorio di oggi, l'uomo ha fornito ai Carabinieri la propria versione definendosi colpevole e dichiarando che aveva già premeditato di compiere l'omicidio. Il movente che avrebbe portato Maurizio Diotallevi a fare a pezzi la propria sorella, starebbe nel fatto che l'uomo non sopportava più i comportamenti della donna nei suoi confronti: la sorella lo umiliava in continuazione e questo avrebbe spinto Maurizio Diotallevi a ucciderla.

La svolta nelle indagini è stata data proprio dal ragazzo stesso che ha confessato di aver ucciso la sorella ha seguito di una discussione.

Strangolata e fatta a pezzi dal fratello

Il macabro episodio si sarebbe svolto nella giornata di lunedì, quando il fratello della vittima colto da un raptus omicida si è scagliato contro la sorella strangolandola.

Una volta uccisa, l'uomo avrebbe fatto a pezzi la vittima per cercare di disfarsi del cadavere. Oggi il fratello della vittima ha confessato, raccontando agli inquirenti come si sono svolti i fatti. L'uomo avrebbe strangolato la sorella con una cinghia dei pantaloni e in seguito per cercare di disfarsi del cadavere ha utilizzato due seghe che aveva in casa e un coltello per tagliare la carne.

Le intenzione erano quelle di gettare il corpo della vittima in un unico cassonetto di viale Maresciallo Pilsudski, ma dato il peso del corpo questo non è stato possibile e per disfarsi del resto ha dovuto utilizzare i cassonetti presenti in via Guido Reni. L'uomo ha anche ammesso che aveva già premeditato l'omicidio di Nicoletta in quanto lei continuava a umiliarlo molto spesso.