Dopo il terribile attacco terroristico che ha provocato 13 morti e più di 100 feriti a Barcellona le autorità spagnole hanno diramato a tutti gli abitanti un’allerta: ''operazioni di polizia in corso, non uscire di casa per nessun motivo''. Come si può leggere sull’edizione on-line del Corriere, a Cambrils, una città sulla costa a 120 km a sud da Barcellona, i reparti speciali della polizia spagnola hanno individuato un’auto sospetta sul lungomare. Lo scontro a fuoco è stato violentissimo con un bilancio di cinque terroristi uccisi e sei feriti tra civili e poliziotti.
Cellula di terrorismo Isis operativa in Spagna
A Cambrils lungo l’Avenida de la Diputaciò verso le due di notte si è scatenato l’inferno con raffiche di mitra, inseguimenti, urla di persone terrorizzate rinchiuse nei locali. Il bilancio è di quattro terroristi ammazzati subito e uno morto dopo il ricovero in ospedale. Tutti indossavano cinture esplosive ed erano pronti a lanciarsi contro i locali affollati di persone sul lungomare. Tra i feriti vi sono anche un poliziotto e dei cittadini, due dei quali in gravi condizioni. Le fonti ufficiali della polizia riferiscono di essere riusciti a sventare un nuovo attacco terroristico in programma dopo quello del furgone sulla folla a Barcellona.
Strage di Barcellona e programmi dei terroristi
La cellula terroristica in Spagna sembra molto ben organizzata e nei suoi progetti, dopo la strage di Barcellona dove sono morte 13 persone e ferite più di 100, era in programma l’attacco delle città turistiche nei dintorni di Tarragona. Verso le 23 di giovedì 17 agosto è saltata in aria un’abitazione nei dintorni di Alcanar, una cittadina sulla costa spagnola.
L’esplosione è avvenuta la sera prima dell’attentato terroristico e pare che la causa sia stato un errore dei malviventi nella preparazione degli esplosivi. Potrebbe essere questa la base operativa della cellula terroristica spagnola, perché la polizia ha trovato materiale per fabbricare ordigni artigianali. Le bombe avrebbero dovuto essere caricate nelle auto da lanciare contro la folla per aumentare la potenza letale delle esplosioni.
L’Isis ha rivendicato il terribile attacco sulla Rambla di Barcellona e per il momento sono state arrestate tre persone di cui due marocchini e uno spagnolo, mentre è ancora ricercato il guidatore del furgone. La vittima più piccola dei terroristi è una bambina di tre anni e c’è un’altra bambina di sei anni molto grave in ospedale.