Durante la giornata di ieri il Nord Corea ha fatto un grave affronto agli Stati Uniti d'America. Ma non è stata solo l'offesa a preoccupare gli esperti della difesa e l'opinione pubblica, poiché Pyongyang sembrava minacciare direttamente gli USA. Infatti, nel corso delle ultime ore, il direttore degli studi sulla difesa del Center for the National Interest, ovvero Herry J. Kazianis, ha affermato che il Nord Corea potrebbe essere ad un passo dalla creazione di una bomba che potrebbe uccidere 1.7 milioni di persone in un colpo solo. Questo vuol dire che ci stiamo spingendo verso il baratro della Terza guerra Mondiale?

Andiamo a vedere nel dettaglio la questione e vediamo cosa potrebbero fare gli Stati Uniti d'America per evitare il disastro.

Bomba H

L'arma che il Nord Corea avrebbe in cantiere sarebbe nientemeno che la Bomba H, ovvero la bomba ad idrogeno, che già preoccupò il mondo durante la guerra fredda. Kazianis sostiene che un officiale del Defence Department gli abbia detto che Pyongyang stia lavorando a questo tipo di arma. Negli scorsi giorni ha riscosso un certo clamore la notizia che vedeva gli Stati Uniti d'America lanciare un missile intercontinentale, ovvero il Minutemen-3. Ma sono in molti a credere che questa sia stata una risposta ad un altro test balistico condotto da Pyongyang pochi giorni prima.

Possiamo difenderci?

Secondo Kazianis se il sistema di difesa statunitense dovesse fallire il numero delle vittime sarebbe stratosferico, dato che la Bomba H è molto più potente di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki, che anche hanno mietuto moltissime vittime. Infatti, come riporta Fox News se la bomba venisse indirizzata verso Washington D.C., si stima che potrebbe uccidere 500.000 persone e ferirne altre 900.000.

Addirittura se venisse sganciata su New York il bilancio delle vittime ammonterebbe a 1.7 milioni. Ma allora come possiamo difenderci? Come riporta il Daily Star, Kazianis ha affermato che l'unico modo di fermare le ricerche belliche del Nord Corea è bloccarne i finanziamenti, così da impedirgli di costruire nuovi ordigni sempre più pericolosi.

Nel corso dell'ultima settimana una notizia ha fatto scalpore, ovvero quella che riguarda la telefonata che si sono scambiati il primo ministro giapponese e il presidente degli Stati Uniti, in cui si è detto che se la via della diplomazia è fallita, non resta che utilizzare solo una seconda opzione.