Stavolta dalla Polizia ci è finita una donna 42enne disoccupata di Marlia in provincia di Lucca, ma non è certo il primo caso di tentativo di truffa alle Poste Italiane. Grazie alla tempestività dell’impiegata postale, che ha notato uno strano nervosismo da parte della donna e una persona poco distante che attendeva con impazienza, la truffa è stata sventata. L’impiegata ha avvertito la direzione dell’ufficio che ha verificato che il vaglia da 17.500 euro era già stato incassato da un’altra persona e che quindi si trattava di un clone. In breve sono sopraggiunti i Carabinieri che hanno arrestato Simona Paladini; la donna dovrà presentarsi tutti giorni in questura a Lammari in attesa del processo del 18 settembre.

Come funziona la truffa dei vaglia

Venerdì mattina all’ufficio postale di Querceta in provincia di Lucca si è presentata Simona Paladini cercando di intascare un vaglia postale di 17.500 euro. Il servizio di poste italiane permette di ricevere soldi da vaglia postali anche a chi non ha libretto o conto corrente postale e di questo hanno tentato di approfittarne parecchie persone. Il vaglia della Paladini era la riproduzione perfetta di un altro vaglia cambiario autentico già pagato da parecchio tempo ed è certo che la truffatrice non ha agito da sola. L’uomo che era alle sue spalle appena ha visto sopraggiungere i carabinieri si è dileguato e gli inquirenti stanno cercando proprio lui, che potrebbe essere l’autore materiale della clonazione del titolo di credito.

Truffe alle Poste, ci hanno provato in tanti

Il caso di Simona Paladini è solamente l’ultimo in ordine cronologico dei vaglia postali clonati. Il 31 luglio scorso nell’ufficio postale di Casale in provincia di Treviso ci aveva provato un 37enne del posto cercando di riscuotere un vaglia da 30.000 euro. La causale era l’incasso di un camper messo in vendita on-line, ma l’impiegato ha sentito puzza di bruciato e ha avvertito i carabinieri.

L’uomo aveva riprodotto il falso tramite una fotografia scaricata da WhatsApp. Il 31 maggio 2017 è stato un anziano di Prato a provarci che, dopo aver prelevato in maniera truffaldina diverse somme in altri uffici postali tra Firenze e Prato per un totale di oltre 8.000 euro, è stato bloccato dall’impiegato delle poste di viale Montegrappa.

Da un suo documento d’identità è risultato segnalato come truffatore e pertanto accompagnato in questura da una volante della Polizia. Poste Italiane possiede una black list con nomi e cognomi di persone dedite alle truffe.