Spargere in casa ogni giorno quantitativi esagerati di candeggina, profumi e deodoranti per l'ambiente non è servito a salvarlo. L'odore del cadavere con il passare del tempo era così forte che i vicini, insospettiti, hanno dato l'allarme. Quanto ancora sarebbe potuto andare avanti così? Giunti nell'abitazione di edilizia popolare di Grottaminarda, in provincia di avellino, i carabinieri hanno trovato su un letto il cadavere di Umberto Ricciardi, 77 anni, in evidente stato di decomposizione. Il figlio Antonio, 47 anni, con cui viveva, da circa 2 mesi aveva taciuto la morte del padre tenendo il defunto in casa per continuare a percepire la pensione.

Cadavere sul letto con ancora la flebo attaccata

A chi, a cominciare dagli amici del bar che erano a conoscenza della malattia dell'anziano padre, gli chiedeva aggiornamenti sulle condizioni di salute, Antonio rispondeva: "È ricoverato a Roma in terapia intensiva", per poi cambiare argomento alla svelta. E invece, il papà, dipendente delle Poste in pensione, era morto nella sua casa. Lui però continuava ad intascarne la pensione che, avendo la delega, andava a incassare personalmente. Il padre era morto da quasi due mesi, ma lui faceva finta di nulla. Quando ieri i carabinieri, allertati dai vicini di casa per il cattivo odore che si sentiva da molti giorni, sono entrati nell'abitazione in una delle palazzine popolari di via Papa Giovanni XXIII a Grottaminarda, dopo che i vigili del fuoco hanno abbattuto la porta d'ingresso, si sono trovati davanti una scena sconvolgente.

L'anziano giaceva morto su un letto e aveva ancora una flebo attaccata a un braccio. Sul comodino, farmaci e antidolorifici che avrebbero dovuto mitigare le sofferenze del pover'uomo a cui era stato diagnostico da mesi un cancro e che, rimasto vedovo, contava sul supporto e le cure del suo unico figlio.

Accorgimenti per neutralizzare l'odore

Ma il figlio, ora irreperibile, aveva altro per la testa: difficile dire se abbia ideato il folle piano durante la malattia del padre, oppure al momento del decesso. Quando il genitore è spirato, non ne ha denunciato la morte e ha deciso di continuare a tenerlo "nascosto" sul letto come se niente fosse, cavandosela con bugie se qualcuno chiedeva notizie.

Aveva anche pensato di neutralizzare gli inconvenienti di tale sacrilega scelta, l'odore nauseabondo, spargendo litri di candeggina, profumi e deodoranti per l'ambiente e trascorrendo le notti in luoghi di fortuna. Non ha pensato affatto che la soluzione non sarebbe stata risolutiva e, anzi, col trascorrere del giorni il problema sarebbe peggiorato. Infatti i vicini, allarmati dall'insopportabile tanfo dovuto alla decomposizione, hanno allertato le forze dell'ordine.

Spaghettata con gli amici

Ieri sera quando è avvenuta la macabra scoperta del corpo del padre, Antonio Ricciardi era al bar con gli amici, del tutto ignari del gesto di cui si era reso protagonista. Si preparavano a fare un'allegra spaghettata di fine estate quando hanno visto passare i carabinieri a sirene spiegate.

Allora l'uomo ha capito che era stato scoperto. Ora è ricercato nella provincia di Avellino e altrove: potrebbe aver trovato rifugio presso parenti che vivono in altre regioni. L'anziano a un primo esame sembrerebbe deceduto per cause naturali. Il corpo è stato trasferito nell'obitorio dell'ospedale di Benevento a disposizione dell'autorità giudiziaria. Molto conosciuto in ambito locale, Ricciardi figlio aveva lavorato alle Poste come il padre ma, a differenza del defunto, era stato licenziato per aver distrutto la corrispondenza da consegnare, sottratto assegni e per alcune truffe.