A otto anni ha manifestato al padre la volontà di uccidersi perché più che la malattia, ad essere insostenibile è la crudeltà del mondo, a cominciare da quella dei coetanei che sanno essere spietati. Come se non bastasse il carico di difficoltà fisiche con cui deve convivere ogni giorno, Jackson Bezzant, un bambino di Rigby nello stato americano dell'Idaho, è stato insultato pesantemente dai bulli della scuola. "Sei un mostro", gli hanno detto sprezzanti. Jackson soffre di una rara malattia congenita, la sindrome di Treacher Collins che provoca gravi malformazioni facciali, anomalie della testa e del collo.

Il padre Dan, lacerato dalla sofferenza del figlio, non ha risposto all'odio con altro odio, ma con un appello all'amore e ad educare i figli ad accettare ogni diversità. E il suo messaggio lanciato via Facebook è diventato virale.

L'appello di un padre con il cuore infranto

Oltre 60 mila "like" e altrettante condivisioni, di certo non potranno alleviare le sofferenze fisiche causate da una malattia assurda, ma possono certamente mitigare il disagio emotivo di un padre e di un figlio, far rifiorire la speranza in un mondo umano e solidale. Di certo, l'appello lanciato via Facebook dal papà di Jackson ha compiuto un piccolo miracolo. La vita di Jackson a scuola è sempre stata difficile, ma ultimamente era diventata impossibile: insulti, commenti sprezzanti, bullismo e ignoranza. Solo perché la sindrome di Treacher Collins da cui è affetto, non permette uno sviluppo craniofacciale normale e deforma i lineamenti.

Stanco dell'ennesimo episodio di crudeltà dopo che i coetanei con cui suo figlio, come ogni bambino, dovrebbe solo giocare e condividere emozioni belle, invece gli hanno lanciato addosso pietre, appellandolo "mostro", "sgorbio", "scherzo della natura", Dan ha rotto il silenzio. Ha scritto un toccante e accorato appello, pubblicato sul suo profilo Facebook.

'Educate i figli all'amore e alla compassione'

Potrebbe essere il messaggio di un leader spirituale, di una figura carismatica, potrebbero essere parole pronunciate dal Dalai Lama, invece è la lettera di un papà dolente che cerca di toccare i cuori e trasformare la sofferenza in messaggio d'amore. Parla di suo figlio Jackson come del suo bellissimo ragazzo ed elenca nel post tutto quello che è costretto a sopportare quotidianamente da compagni di classe e coetanei per via della sua deformità.

Invita a riflettere: "immaginate che Jackson sia vostro figlio", scrive. Forse, dice il papà, cercando su Google informazioni sulla sindrome di Treacher Collins di cui soffre Jackson, i commenti ignobili e le frasi sprezzanti potranno sparire di colpo.

Poi la parte più commovente dell'appello: "Educate i figli all'amore e alla compassione". Dan invita alla condivisione del suo testo e si augura che altri non debbano vivere uguali crudeltà.

Commozione e condivisione

In pochi giorni il post con un primo piano del viso del figlio, ha suscitato tante condivisioni, messaggi commossi di sostegno e solidarietà. Ma la strada è ancora in salita per Dan e suo figlio. Jackson dovrà sottoporsi ad altri interventi chirurgici rispetto a quelli già fatti, per cercare di correggere alcune anomalie, specie a zigomi, mandibole, orecchie.

C'è da auspicare che quest'ondata di condivisione non resti virtuale, e si traduca in comportamenti veramente umani e di inclusione di ogni "diversità". Forse servirà a sensibilizzare genitori e bambini, anche l'uscita a novembre nelle sale cinematografiche americane di "Wonder", un film con Julia Roberts che tratta proprio di questo tema.