Ha sparato alla figlia dell'ex compagna davanti alla fermata dell'autobus e poi si è ucciso. Nel giorno dei funerali di Noemi un'altra tragedia ha sconvolto la Puglia. Questa volta il tragico episodio si è verificato a Ischitella del Gargano in provincia di Foggia. Erano da poco trascorse le 7:30 quando Antonio Di Paola ha raggiunto via Zuppetta, dove la giovane era in attesa del pullman per andare a scuola. Tra la minorenne e il trentasettenne si è subito accesa una discussione al termine della quale l'uomo ha sparato alla ragazzina ed è fuggito via.
L'adolescente è stata immediatamente soccorsa e trasportata in gravi condizioni all'ospedale Riuniti di Foggia dove è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per estrarre la pallottola dalla testa. Le forze dell'ordine hanno immediatamente allertato la madre che si era trasferita in Toscana dopo le gravi minacce subite dall'uomo. La donna ha sfogato la propria rabbia su Facebook: 'Spero che ti ammazzi bastardo lurido, sei un rifiuto umano'.
'Mia figlia non doveva essere alla fermata del bus'
Nel lungo post la pugliese ha spiegato che la quindicenne era stata affidata ai nonni. 'Gli avevo detto che poteva succedere qualcosa ma nessuno mi ha ascoltato'. La donna si è sfogata anche contro i genitori per non aver accompagnato la figlia alla fermata dell'autobus.
'C'erano delle denunce e doveva evitare di andare col pullman a scuola'. Nei giorni scorsi la donna aveva riferito sui Social di aver trovato un po' di serenità, dopo aver vissuto per anni in una sorta di prigione. Un chiaro riferimento alla burrascosa love story con l'ex compagno che è stato ritrovato morto alcune ore dopo nelle campagne della località Callone.
Secondo quanto rilevato dai carabinieri, Di Paola si sarebbe suicidato con la stessa arma utilizzata per sparare alla minorenne.
Un'amica ha assistito all'agguato
Da sottolineare che al momento dell'agguato era presente alla fermata del bus una coetanea della ragazzina. La giovane ha spiegato alle forze dell'ordine di aver visto il trentasettenne sparare al volto la foggiana e che le discussioni erano all'ordine del giorno.
L'uomo avrebbe preso di mira la giovane per consumare una vendetta trasversale nei confronti dell'ex compagna trasferitasi da alcuni mesi in Toscana. Nel frattempo restano delicate le condizioni della quindicenne con il direttore generale degli Ospedali Riuniti, Antonio Pedota, che ha riferito che più volte i medici sono stati costretti ad intervenire per arresto cardiaco.