La poliziotta che in Questura a Firenze ha raccolto la loro testimonianza, è sobbalzata dalla sedia. Di fronte a lei, due giovani donne americane, sconvolte e in lacrime, hanno raccontato d'essere state violentate. Ma c'è un particolare ancor più sconvolgente nella denuncia di un un fatto di per sé già gravissimo e drammatico per chi lo subisca: quei violentatori indossavano una divisa, erano appartenenti alle forze dell'ordine. La poliziotta è trasalita, stentava a crederci, e si è fatta ripetere più volte quella frase sconvogente: "Siamo state violentate da due Carabinieri in divisa, con l'auto blu e il lampeggiante".

È cominciata così ieri mattina un'indagine spinosa e piena di punti interrogativi: dalla Questura è partita la segnalazione alla procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo per violenza sessuale. Ora il racconto delle americane che imbarazza le forze dell'ordine è al vaglio degli inquirenti.

Come si sarebbero svolti i fatti

L'episodio sarebbe accaduto la notte tra il 6 e 7 settembre. Le due ragazze, americane di 20 anni e 22 anni che frequentano a Firenze un corso di italiano, avervano deciso di trascorrere la serata di mercoledì per locali. Una serata passata allegramente finché proprio mentre volgeva al termine, alle 3 di notte circa, fuori della discoteca Flò, le ragazze avrebbero conosciuto due carabinieri, riconoscibili perché in divisa, giunti sul posto su chiamata del titolare per una lite in corso.

Non avendo trovato un taxi disponibile, i militari si sarebbero offerti di riportarle a casa nel centro di Firenze con l'auto di servizio, e a quel punto sarebbe avvenuta la violenza. Poi, alle prime ore del mattino di giovedì la denuncia, l'intervento delle volanti e della squadra mobile.

Imprecisioni e lacune nel racconto, abiti sequestrati

Le due studentesse hanno trascorso la giornata di ieri in ospedale nel reparto di medicina legale per i necessari accertamenti. Intanto gli abiti che indosavano al momento del presunto stupro sono stati sequestrati e verranno sottoposti agli esami del Dna che permetteranno di accertare la verità.

Dai test ai quali sono state sottoposte, è emerso che le ragazze avevano bevuto e una delle due fatto uso di cannabis. La circostanza, se la violenza c'è stata davvero, aggraverebbe la posizione dei militari perché le vittime non erano in grado di intendere e volere.

Ma il racconto delle due americane, che saranno nuovamente ascoltate per avere chiarimenti su passaggi cruciali, è pieno di imprecisioni e lacune. Per i disordini davanti alla discoteca, mercoledì notte erano intervenute 3 gazzelle dei carabinieri, con a bordo sei militari. La situazione è tornata presto alla normalità e le auto dei carabinieri sono ripartite. Ma secondo le ragazze una no, e si sarebbe affiancata alle due. "Vi portiamo noi a casa", avrebbero detto i due carabinieri a bordo.

E le ragazze, fidandosi delle divise, sarebbero salite in auto. La violenza sarebbe avvenuta nell'androne dell'appartamento del centro dove abitano.

Atmosfera 'sospesa'

Incredulità e imbarazzo, sono i sentimenti prevalenti in queste ore a Firenze: davvero le due studentesse sono state violentate dai carabinieri? È possibile che sia accaduto lo stupro da parte delle forze dell'ordine? L'accusa choc scuote la città. Intanto il comando provinciale dell'Arma si è messo a disposizione della procura fiorentina garantendo la massima collaborazione. Le americane hanno trascorso la notte in una struttura protetta, in attesa dell'arrivo dei genitori dagli Usa per riportarle a casa. Il consolato americano ha reso noto che segue il caso e sta offrendo assistenza alle connazionali.