Negli ultimi giorni si è tornati a parlare e scrivere di malaria. Purtroppo a seguito della morte di una bambina di 4 anni, dovuta proprio alla malaria, i riflettori si sono accessi per mettere in risalto il fatto che non si tratta di pura casualità. Tra l'altro la bambina è stata ricoverata in un ospedale dove già c'erano altri 2 bambini affetti da questa malattia.

Circolare del ministero della Salute

Nel 2016, esattamente il 27 dicembre dell'anno scorso, il ministero della Salute ha divulgato una circolare dal nome "Prevenzione e controllo della malaria in Italia".

Il documento è stato integralmente riportato dal quotidiano Il Tempo dove si evince che gli esperti indicano proprio gli immigrati come portatori del parassita che causa la malattia. Nel testo si legge come la diffusione della malattia nel mondo è stata notevolmente ridotta grazie ad interventi specifici e di controllo attuati dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Sempre nel 2016 l'ufficio regionale dell'OMS ha ufficializzato la completa eradicazione della trasmissione autoctona della malattia. Ma sfortunatamente nelle aeree tropicali e sub-tropicali questa malattia la fa ancora da padrona. Nei Paesi non endemici la malattia però continua ad essere la prima in termini di importazione.

Dovuto al sempre maggiore numero di viaggiatori internazionali e dai flussi migratori provenienti dalle aree più colpite. In Italia la malaria fu debellata grazie a programmi di bonifica attuati durante il Ventennio che si sono conclusi negli anni 50. Secondo i dati epidemiologici più recenti in Italia questa malattia è la più importata.

I dati riportano come l'importazione della malaria sia dovuta soltanto per un 20% dagli italiani in viaggio nei Paesi colpiti e per il restante 80%, dei casi riscontrati in Italia, è causata da immigrati residenti nel nostro Paese che quando viaggiano per tornare a trovare le famiglie di origine tornano infetti.

I dati statistici

La fascia di persone responsabili dell'immissione nel nostro territorio di questo parassita sono al 20% italiani che per motivi di svago o di lavoro si recano in Paesi endemici. Per quanto riguarda la fascia di persone più cospicua, ovvero l'80%, si suddivide all'81% in immigrati regolarmente residenti sul nostro territorio e il restante sono immigrati irregolari. La specie di parassita predominante è risultata P. falciparum, con l'82% dei casi segnalati, seguita da P.vivax (12%), P.ovale (4%), P. malariae (2%); rare le infezioni miste (0,4%). L'Africa è al 92% dei casi l'origine della malattia, mentre solo un 7% di origine asiatica.