La cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia, ora sostituita dalla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossioni, sta creando non pochi problemi a coloro i quali hanno deciso di pagare quello che non si era versato al fisco negli anni precedenti senza incorrere in interessi e sanzioni. Il meccanismo a cui hanno aderito all'incirca gli 800 mila contribuenti italiani, prevede che in cambio di questo sconto, il pagamento dovrà essere effettuato nel massimo di cinque rate, la prima delle quali, è stata già pagata il 31 luglio scorso.

Slittamento a lunedì 2 ottobre per il pagamento della seconda rata con un interesse del 4,5% in più

In via del tutto eccezionale, il pagamento della Seconda rata con scadenza del 30 settembre, slitterà a lunedì 2 ottobre poiché l'ultimo giorno di questo mese cadrà di sabato. Su questa rata, si pagherà un interesse pari al 4,5% di interessi annui in più conteggiati dal 1° di agosto dato che , su quella di luglio, non erano previsti interessi. Quindi, facendo un pò di conti, con la prima rata di luglio, si è saldato il 24% di quanto dovuto al fisco,mentre, ora, con la seconda, si salderà il 23%. Dello stesso importo, la terza prevista per il 30 novembre. Le restanti due, si pagheranno con un saldo del 15% ciascuna il prossimo anno e precisamente, la quarta il 30 aprile 2018 e la quinta, infine, il 30 settembre del 2018.

Complessivamente, con le prime tre rate si pagherà il 70% del debito dovuto al fisco e con le altre due ultime rate, nel 2018, il 30%. Se non si dovessero rispettare,tassativamente, queste scadenze, si perderà il diritto alla rottamazione con l'obbligo di pagare il tutto senza più alcun sconto o agevolazione.

Come si può pagare

Sono tanti i modi con i quali , il contribuente italiano, potrà pagare le cartelle esattoriali rottamata. Si parte dagli uffici postali ,presso i tabaccai aderenti a Banca 5 s.p.a., per finire con i circuiti di Sisal o Lottomatica.E' inoltre prevista la possibilità di pagare online sul portale dell'Agenzia Entrate-Riscossioni oppure, con l'Applicazione, scaricabile sul proprio smartphone, Equclick.

Infine, vi è il classico addebito in automatico sul proprio conto corrente che va richiesto alla propria banca. Il gettito previsto dallo stato si aggira intorno ai 7,2 miliardi di euro e questo è già un segnale di un successo dell'intera operazione. Tuttavia, si cominciano a registrare delle difficoltà, sopratutto tra le piccole e medie imprese, a causa del ridotto numero delle rate e dei tempi ristretti concessi. Si è costretti a chiedere prestiti ed a indebitarsi ulteriormente per la forte crisi di liquidità presente nel nostro sistema, in modo tale da far fronte a queste necessità finanziarie.