La lotta all'emarginazione sociale attraverso lo sport. Obiettivo possibile, raggiungibile grazie all'intesa firmata da Maria Elena Boschi, sottosegretaria di Stato, che ha la delega alle Pari opportunità, e Luca Lotti, ministro dello sport. Il primo atto da portare a termine riguarda la pubblicazione di un avviso che favorisca azioni finalizzate al contrasto di ogni genere di discriminazione e, allo stesso tempo, alla valorizzazione di una cultura di reale pari opportunità.

Associazioni in prima linea

Con il bando di finanziamento, si punta al coinvolgimento di associazioni, società sportive impegnate nel dilettantismo, organizzazioni che operano quotidianamente nel volontariato, cooperative di promozione sociale nello sviluppo di progetti per incentivare il contrasto all'emarginazione e a tutti i tipi di discriminazione, con la promozione della pratica sportiva, dei valori di carattere civico e sociale, favorendo la piena integrazione delle persone diversamente abili, delle cosiddette minoranze etniche, degli immigrati e di quei gruppi sociali rientranti nelle fasce vulnerabili.

Già stanziati un milione e ottocento milioni di euro circa.

'Dimensione irrinunciabile della società'

In tale contesto, assumono una certa rilevanza le dichiarazioni del ministro Lotti, nel gennaio scorso, in occasione della presentazione delle line guida del programma: "Investire nello sport vuol dire investire nel futuro dell’Italia, nella salute dei cittadini, nella qualità della vita delle nostre città, nel radicamento dei valori fondanti della nostra Repubblica" e "sono convinto che lo sport sia una dimensione irrinunciabile della società, è uno strumento straordinario di civiltà e di crescita".