Continuano gli allarmi alimentari nel nostro Paese. Dopo la ricotta pecorina contaminata dalla listeria, e i lotti di pancetta affumicata ritirati per la presenza della salmonella, di cui vi abbiamo dato conto in questi giorni, adesso è la volta del formaggio taleggio che è stato richiamato dal commercio per sospetta contaminazione da Listeria monocytogenes. A darne notizia è il Ministero della Salute nella sezione relativa ai richiami alimentari, che ne ha disposto il ritiro dal mercato. Nello specifico il prodotto oggetto d'avviso da parte del Ministero, è il lotto 04 190 di formaggio Taleggio latte crudo prodotto dalla Carozzi formaggi srl preincartato il 22 agosto 2017 e da consumarsi entro il 28 settembre del 2017, commercializzato dai supermercati Iperal Spa.

Pertanto il Ministero raccomanda di non consumare il formaggio appartenente al lotto richiamato e di riportarlo nel punto vendita dove è stato acquistato. Ma cos'è la listeria e quali sono i rischi che può comportare per la nostra salute?

Alimenti contaminati da listeria: i rischi che si corrono per la salute

La Lysteria monocytogenes è un batterio che si trova sul suolo e nelle acque di superficie. La listeriosi è una infezione che si trasmette all'uomo per via alimentare e quindi attraverso i cibi contaminati dal batterio. Risultano a rischio in particolare gli anziani, i neonati, le donne in gravidanza e in ogni caso tutti i soggetti che presentano un indebolimento del sistema immunitario.

Nelle persone con un sistema immunitario compromesso, l'infezione può presentare alcune complicazioni, che possono evolvere in setticemia e meningite. La listeria può contagiare anche i soggetti non a rischio. Tale batterio si trova sulla crosta dei formaggi freschi molli oppure in quelli a base di latte crudo, ma anche nelle carni fresche non stagionate, nel salmone affumicato, nei salumi e nei vegetali non cotti.

Per uccidere il batterio bisogna cuocere i cibi, mentre la conservazione degli alimenti in frigorifero non elimina questo agente patogeno. La listeriosi si manifesta con sintomi simili alle sindromi influenzali, pertanto le manifestazioni sintomatiche più ricorrenti sono febbre e dolori muscolari, che talvolta possono essere preceduti da diarrea o da altre affezioni gastro-intestinali.

I sintomi si possono manifestare anche a distanza di 70-90 giorni dall'ingestione del cibo contaminato dal batterio della listeria.

Contaminazione degli alimenti: come evitarla

Per evitare che gli alimenti possano subire una contaminazione da parte dei batteri, basta seguire dei piccoli accorgimenti. Intanto le mani vanno lavate accuratamente sia prima che dopo aver maneggiato il cibo. Gli alimenti crudi vanno separati invece dai cibi pronti per essere consumati. I cibi deperibili vanno refrigerati e congelati entro due ore dall'acquisto. Nel caso in cui avete dei dubbi sulla conservazione del cibo è meglio gettarlo, perché anche nel caso in cui non abbia un cattivo odore, è più sicuro non mangiarlo.