E' accaduto in Russia, nella regione di Krasnodar. Un uomo ed una donna, Dmitry Bakshaev e la moglie Natalia Shaporenko di anni 35 e 42 sono stati arrestati dalla Polizia locale con l'accusa di aver sequestrato, ucciso e mangiato almeno 30 esseri umani. Sono state identificate con certezza sette vittime, lo riportano i media locali. I coniugi hanno confessato: i resti trovati all'interno del loro frigorifero erano una scorta di cibo, destinata ad un consumo eccessivo. Ad incastrarli sono state delle fotografie ritrovate all'interno di un cellulare misteriosamente perduto tra le vie di Krasnodar e ritrovato da un gruppo di operai proprio di fronte all'Istituto Superiore dell'Aeronautica Militare, luogo di residenza della coppia.

La coppia cannibale

Dmitry Bakshaev è stato arrestato all'inizio del mese, a seguito del ritrovamento dei resti di una donna in un dormitorio militare. Nel luogo del delitto sarebbe stato rinvenuto anche un secchio contenente i pezzi della vittima, riporta il Mir24. L'uomo ha subito negato di aver ucciso la donna dichiarando di aver casualmente trovato i resti e di essersi scattato un selfie con i brandelli umani: nell'immortalare la scena, avrebbe misteriosamente perduto il telefono cellulare. La moglie, Natalia Shaporenko, infermiera presso un istituto militare della zona, è stata arrestata subito dopo. L'uomo, per il momento, avrebbe confessato di aver compiuto due omicidi. Continuano, nel frattempo, le indagini.

Il Daily Mail ha descritto l'accaduto regalando ai lettori macabri dettagli in via esclusiva: otto brandelli di corpo umano sarebbero stati rinvenuti all'interno del congelatore della coppia e la Polizia locale starebbe attualmente cercando altri resti all'interno dell'abitazione dei due cannibali: le vittime certe sono sette, per il momento, ma i coniugi potrebbero aver iniziato ad uccidere essere umani, per poi mangiarli, già nel 1999.

Nonna cannibale

Non sarebbe un caso isolato, quello della coppia cannibale. Nel 2015, sempre in Russia, la cosiddetta "nonna killer", Tamara Samsonova di anni 68, ha confessato di aver smembrato e poi divorato 12 persone a San Pietroburgo nell'arco di vent'anni. Ha confessato i suoi omicidi dopo essere stata ripresa da alcune telecamere a circuito chiuso: dalle riprese, infatti, si intravedeva l'anziana donna intenta a trasportare dei sacchi neri dai quali fuoriuscivano resti umani. Sarebbe stato rinvenuto, perfino, un diario segreto in cui Tamara Samsonova annotava e descriveva i suoi delitti.