L'inverno è il mese più freddo dell'anno, almeno alle nostre longitudini. Il problema dei freddi inverni non è accusato soltanto dalla gente comune, anziani e bambini ma, a maggior ragione, dai senza tetto. Durante i mesi invernali si sente spesso parlare di clochard che sono letteralmente morti di freddo in mezzo alle strade delle nostre città.

La Cassazione giustifica l'intrusione per necessità

Spesso la suprema Corte di Cassazione, terzo ed ultimo grado di giudizio nella nostra giurisdizione, da il suo parere finale e vincolante su tantissimi processi.

Non è raro, inoltre, vedere la Cassazione ribaltare completamente le sentenze di primo e secondo grado come in questo caso. La Cassazione ha infatti assolto un senza tetto che si era introdotto abusivamente in un'abitazione a Desenzano del Garda per ripararsi dal freddo durante una notte d'inverno. La Corte di Appello di Brescia lo aveva condannato a 3 mesi e mezzo di reclusione per violazione di domicilio. In primo grado, invece, era stato condannato per furto in abitazione con l'aggravante della recidiva che poi venne lasciata cadere in appello. Sicuramente l'intrusione in una casa privata non può essere considerata legittima, in nessun caso. I giudici devono aver considerato le condizioni fisiche dell'uomo e le straordinarie circostanze metereologiche che lo hanno costretto a cercare riparo in un altrui abitazione.

L'inverno molto freddo avrebbe potuto cagionare la morte dell'uomo senza fissa dimora e pertanto, soltanto per questo motivo, non è stato considerato reato.

Il Clochard ne esce pulito

La vicenda deve aver toccato particolarmente i giudici della Suprema Corte in quanto hanno deciso per la sua completa assoluzione. Ovvero dopo ben due gradi di giudizio che condannavano l'uomo, anche per reati diversi, l'ultimo grado ha deciso che il soggetto in questione non ha commesso alcun reato.

I giudici, dunque, hanno ritenuto non punibile il clochard per i reati che gli sono stati contestati fino a quel momento. La Cassazione tra le motivazioni della sentenza ha spiegato che a causa delle condizioni e circostanze di emarginazione e povertà, e al fatto che l'uomo si è introdotto nell'abitazione solamente per cercare un riparo notturno è da escludere la capacità e volontà di delinquere. E questa circostanza giustifica ampiamente la decisione di valutarlo come un fatto tenue e quindi non perseguibile.