Svolta nella scomparsa di Noemi Durini avvenuta lo scorso 3 Settembre, questa mattina, è stato trovato il cadavere, ad ucciderla e portare i carabinieri sul luogo del delitto è stato il fidanzato.

La ragazza di sedici anni, era scomparsa da dieci giorni dal comune di Specchia (comune in provincia di Lecce), noemi durini è l’ultima vittima del femmicidio in Italia. Il fidanzato diciassette anni, questa mattina ha confessato e portato i carabinieri sul luogo del delitto, è indagato per concorso in omicidio anche il padre del ragazzo. Il cadavere è stato ritrovato in campagna, nel comune di Castrignano del Capo, località San Giuseppe, si trovava nei pressi di un pozzo, saranno decisivi gli esami medico legali, ma si pensa che la sedicenne sia stata uccisa subito dopo la sua scomparsa, avvenuta nella notte del 3 Settembre.

Sul posto del ritrovamento, hanno operato il Procuratore Capo della Repubblica di Lecce, i suoi Sostituti, i Carabinieri, i Ris per i rilievi scientifici, ed il Medico Legale. Per appurare le cause della morte e l'ora del delitto sarà decisiva l'autopsia che sarà effettuato nei prossimi giorni presso l' Istituto di Medicina Legale.

Al momento della notizia del ritrovamento del corpo, i genitori di Noemi Durini si trovavano presso la Prefettura di Lecce, dove si sarebbe dovuta tenere una conferenza stampa.

Gli inquirenti dal primo momento avevano puntato le indagini sul fidanzato diciassettenne, che più volte interrogato ha confermato sempre la stessa versione fino a stamani, quando è crollato ed ha ammesso l’omicidio dopo che nelle ultime ore era stato raggiunto da un’avviso di garanzia, ed i carabinieri avevano provveduto a sequestragli l’auto un fiat 500 dove era stata vista per l’ultima volta a bordo Noemi.

Il ragazzo una volta saputo di essere tra indagato ha distrutto i vetri di un Nissan Micra ad Alessano, suo comune di residenza.

L’ ultimo post pubblico di Noemi su facebook risaliva al 23 agosto, e parlava di violenza sulle donne, la famiglia della ragazza non ha mai visto di buon occhio la relazione, in quanto non riteneva il diciassettenne un bravo ragazzo.

Il movente dell' omicidio

Secondo le prime indagini degli inquirenti, il femminicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite, infatti, dalle confessioni fatte agli inquirenti, il diciassettenne era dipinto come un tipo molto violento.

Non molto tempo fa, pare che la madre della sedicenne abbia segnalato alla Procura della Repubblica minorile il ragazzo.