L'Uragano Irma, ieri declassato in categoria 3, ha riacquistato forza ed è ora diventato uragano di categoria 4 continuando via via ad acquistare forza, con venti fino a 210 chilometri orari. L'arrivo in Florida è previsto per le prime ore della mattina del 10 settembre, partendo da Key West: l'impatto è quindi imminente e molte tv locali seguono in diretta l'avanzamento dell'uragano più violento di sempre. Una tempesta che viaggia a 13 miglia orarie: 20 chilometri all'ora.
L'appello delle autorità
L'ultimo appello del Presidente Donald Trump è stato affidato a Twitter nelle ultime ore di sabato 9 settembre (attorno alle 5 del mattino in Italia), nella notte prima dell'impatto dell'uragano Irma sulle coste della Florida.
"Irma sta arrivando. Siamo pronti. Che dio ci benedica!", una dichiarazione dai toni quasi di sfida - ma che infonde certamente coraggio - nei confronti di quello che è stato dichiarato il più violento uragano della storia degli Stati Uniti.
The U.S. Coast Guard, FEMA and all Federal and State brave people are ready. Here comes Irma. God bless everyone!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 settembre 2017
Nella giornata di sabato Trump ha partecipato a un gabinetto di emergenza in cui, oltre alla definizione della rotta di Irma, si è discusso dei piani di emergenza delle autorità locali e delle conseguenze dell'impatto. Al termine del "serious gabinet meeting", Donald Trump ha concluso: "Andate via.
Gli oggetti possono essere rimpiazzati, le vite no".
Da Cuba fino alla Florida
Cuba si è da poco svegliata nel giorno successivo a quello dell'impatto sull'isola e cominciano a contarsi i danni. L'Avana è stata investita da un gigantesco black out che ha colpito gran parte dell'isola. Le violente inondazioni (il litorale occidentale è stato colpito da onde dai 6 ai 9 metri) hanno provocato ingenti danni al sistema elettrico nazionale e nelle scorse ore è stata convocata una riunione di emergenza presieduta da Raul Castro.
Oltre 7 milioni di persone sono state evacuate dallo stato della Florida, un esodo dalle proporzioni gigantesche che ha lasciato le città prive di provviste, acqua e benzina. Il governatore dello stato, Rick Scott, ha informato che sono oltre 76 mila le persone rimaste senza energia elettrica e ha consigliato di abbandonare tempestivamente le abitazioni.
Sono invece 400 i rifugi allestiti dalle autorità lungo tutto il Paese, soprattutto in scuole e chiese, che ospitano all'incirca 75mila persone.
Miami #irma #hurricane #miami #irma2017 #hurricaneirma #live https://t.co/1HT5Aottvd
— sinverguenchon (@sinverguenchon) 10 settembre 2017
Dopo la Florida, la furia di Irma continuerà la sua rotta con l'arrivo previsto in Georgia e Alabama lunedì 11 settembre. I governatori degli Stati hanno già dichiarato lo stato d'emergenza e gli abitanti si preparano all'impatto. Previsti forti venti e piogge, anche se ad abbattersi sull'Alabama sarà solo la coda dell'uragano.