L'Uragano Irma, ieri declassato in categoria 3, ha riacquistato forza ed è ora diventato uragano di categoria 4 continuando via via ad acquistare forza, con venti fino a 210 chilometri orari. L'arrivo in Florida è previsto per le prime ore della mattina del 10 settembre, partendo da Key West: l'impatto è quindi imminente e molte tv locali seguono in diretta l'avanzamento dell'uragano più violento di sempre. Una tempesta che viaggia a 13 miglia orarie: 20 chilometri all'ora.

L'appello delle autorità

L'ultimo appello del Presidente Donald Trump è stato affidato a Twitter nelle ultime ore di sabato 9 settembre (attorno alle 5 del mattino in Italia), nella notte prima dell'impatto dell'uragano Irma sulle coste della Florida.

"Irma sta arrivando. Siamo pronti. Che dio ci benedica!", una dichiarazione dai toni quasi di sfida - ma che infonde certamente coraggio - nei confronti di quello che è stato dichiarato il più violento uragano della storia degli Stati Uniti.

Nella giornata di sabato Trump ha partecipato a un gabinetto di emergenza in cui, oltre alla definizione della rotta di Irma, si è discusso dei piani di emergenza delle autorità locali e delle conseguenze dell'impatto. Al termine del "serious gabinet meeting", Donald Trump ha concluso: "Andate via.

Gli oggetti possono essere rimpiazzati, le vite no".

Da Cuba fino alla Florida

Cuba si è da poco svegliata nel giorno successivo a quello dell'impatto sull'isola e cominciano a contarsi i danni. L'Avana è stata investita da un gigantesco black out che ha colpito gran parte dell'isola. Le violente inondazioni (il litorale occidentale è stato colpito da onde dai 6 ai 9 metri) hanno provocato ingenti danni al sistema elettrico nazionale e nelle scorse ore è stata convocata una riunione di emergenza presieduta da Raul Castro.

Oltre 7 milioni di persone sono state evacuate dallo stato della Florida, un esodo dalle proporzioni gigantesche che ha lasciato le città prive di provviste, acqua e benzina. Il governatore dello stato, Rick Scott, ha informato che sono oltre 76 mila le persone rimaste senza energia elettrica e ha consigliato di abbandonare tempestivamente le abitazioni.

Sono invece 400 i rifugi allestiti dalle autorità lungo tutto il Paese, soprattutto in scuole e chiese, che ospitano all'incirca 75mila persone.

Dopo la Florida, la furia di Irma continuerà la sua rotta con l'arrivo previsto in Georgia e Alabama lunedì 11 settembre. I governatori degli Stati hanno già dichiarato lo stato d'emergenza e gli abitanti si preparano all'impatto. Previsti forti venti e piogge, anche se ad abbattersi sull'Alabama sarà solo la coda dell'uragano.